Alitalia: il governo riavvia la privatizzazione
31 Maggio 2008
di redazione
Dopo l’erogazione del prestito ponte da 300 milioni e la sua destinazione a patrimonio che, secondo l’Esecutivo, salvaguarderà per i prossimi dodici mesi la continuità aziendale, il consiglio dei ministri interviene sulla legge sulle privatizzazioni delle società pubbliche del 1994 approvando decreto con il quale si prevede "una specifica deroga".
Una deroga, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, motivata dalla situazione "di eccezionalità e urgenza che deriva dal progressivo aggravarsi della situazione di Alitalia, situazione drammatica tale da escludere la procedura ordinaria di vendita". In sostanza, ha sottolineato Tremonti, sarà il Consiglio dei ministri, "con una propria delibera, a procedere all’individuazione di uno più soggetti che promuovano un’offerta per la privatizzazione di Alitalia". E nel periodo che intercorre tra l’individuazione del soggetto e la presentazione dell’offerta, ha chiarito il ministro "non sono dovuti obblighi informativi previsti per le società quotate e inoltre il soggetto che sarà individuato potrà avere accesso ai dati e alle informazioni necessarie presso la società". Sui tempi della privatizzazione il ministro non si è sbilanciato limitandosi a ricordare che, vista la situazione, bisogna fare in fretta. Intanto, per quanto riguarda il prestito ponte, oggi è arrivata a Bruxelles la risposta italiana alla richiesta di chiarimenti avanzata dall’Ue.
In primo piano torna Intesa Sanpaolo: già al centro della vicenda Alitalia come partner di Air One in occasione della precedente procedura di vendita, l’istituto guidato da Corrado Passera sarà infatti advisor per svolgere la ‘due diligence’ e trovare investitori finanziari. Lo stesso Tremonti ha infatti annunciato che l’ex compagnia di bandiera "ha attivato contatti con Intesa Sanpaolo come soggetto che può promuovere e ricercare un’offerta sul mercato tra uno o più soggetti" che porti alla privatizzazione di Alitalia. L’incarico, ha informato lo stesso Tremonti, verrà formalizzato dal consiglio di amministrazione di Alitalia martedì 3 giugno.
Al momento di certezze sui possibili acquirenti non ce ne sono e dagli imprenditori contattati dal ‘superconsulente’ del premier Bruno Ermolli sarebbero arrivate solo delle disponibilità di massima in attesa di un serio piano industriale. Per quanto riguarda il partner industriale, il candidato più accreditato resta Air One. Il patron Carlo Toto non ha mai fatto mistero sul fatto che l’interesse per Alitalia resta inalterato.
Intanto, dal fronte sindacale, si sollecita nuovamente l’Esecutivo a un confronto sulla vicenda.
fonte: APCOM