Alitalia, per Calenda l’azienda è stata gestita male
12 Gennaio 2017
di redazione
L’azienda “è stata gestita male”, ha detto Calenda parlando a Radio anch’io. “È un’azienda totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale — ha precisato —. Le colpe del management non si scarichino sui lavoratori”.
La sortita arriva a tre giorni di distanza dall’incontro avuto al Mise con il management della compagnia aerea e con tutti i rappresentanti degli azionisti. Nel quale il governo ha chiesto alla compagnia di presentare un piano condiviso da tutti i soci, compresi le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit. La strategia dei prossimi cinque anni di Alitalia è allo studio dell’amministratore delegato Cramer Ball. Che avrebbe preparato un faldone di 158 pagine.
La situazione di Alitalia resta complicata. Il 20 gennaio ci sarà lo sciopero generale del trasporto aereo e i sindacati hanno già chiesto al governo “un urgentissimo incontro al fine di valutare ogni utile possibile decisione”. I problemi sul tavolo sono gli ammortizzatori sociali e il fondo di solidarietà, che si inseriscono nella necessità generale dell’azienda di tagliare i costi. Il congelamento degli scatti salariali, ad esempio, non è piaciuto ai vari Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che potrebbero proclamare lo sciopero a febbraio. L’obiettivo è un percorso serio per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale scaduto a fine dicembre. Il ministro, intanto, invita a non “usare toni trionfalistici” in materia di lavoro perché “abbiamo sì recuperato mezzo milione di posti di lavoro ma partivamo da una situazione drammatica”.