Alitalia, Tps ammette il flop e non capisce Air One
26 Luglio 2007
di redazione
L’Alitalia non sarà venduta a chiunque ma ad un soggetto che preveda un ruolo in un progetto strategico. Così il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, secondo cui il Tesoro non ha nessuna intenzione di liquidare né di dare una dote, intesa come aiuto di Stato. Anzi, la strada che si seguirà sarà quella della “trattativa privata o di una nuova gara”, ha detto.
Nel corso di un’audizione congiunta alla Commissione Trasporti di Camera e Senato, Tps ha detto: “Dal punto di vista delle procedura c’è ancora la scelta finale da fare fra la trattativa privata Ne la procedura competitiva”.
“La trattativa privata – ha proseguito – significa scegliere un compratore, senza spiegare perché, trattare con lui o con due e poi fare una trattativa già con un interlocutaore individuato. La procedura competitivia è qualla che abbiamo seguito”.
“La trattativa privata è quella che, molto probabilmente, farebbe qualunque soggetto privato perché permette di fare un abito su misura, permette di non dare spiegazioni e di discutere con il compratore il piano e condizioni”, ha spiegato il ministro.
No secco, comunque, alla liquidazione. Il Governo non nessuna intenzione di liquidare l’Alitalia, piuttosto la motivazione della privatizzazione esce rafforzata anche dopo il fallimento della gara.
Il ministro ha poi ricordato: “A un certo punto della procedura abbiamo consentito che i potenziali acquirenti potessero prendere contatti con le organizzazioni sindacali di Alitalia prima di sottoporre la nostra bozza di contratto”. Nel caso di Air One ”abbiamo accolto la richiesta di inserire una condizione sospensiva, che vincolava l’impegno del contratto alla conclusione positiva dei contatti con le organizzazioni sindacali”. Sugli ammortizzatori sociali, ha ricordato Padoa-Schioppa, ”il governo aveva preso pubblicamente l’impegno di farsi carico dell’impatto sociale di una ristrutturazione” e ”fu accordata una seconda condizione sospensiva, riguardante un’eventuale delibera antitrust”. Quindi, ha concluso il ministro, ”se Air One avesse firmato avrebbe avuto una via d’uscita possibile se queste condizioni non si fossero risolte in maniera soddisfacente”.