Alla Bbc, Rastani svela la verità: i mercati se ne fregano dell’euro
28 Settembre 2011
Chi è Alessio Rastani: ‘trader indipendente’ o un membro degli impostori ‘Yes Men’? Sicuramente un giovane uomo italo-persiano che ha ricordato a tutti i telespettatori della Bbc che i mercati se ne fregano di mettere a posto l’economia, di risolvere i problemi della gente.
In un approfondimento dell’emittente britannica condotto da Marine Croxall sul piano di salvataggio europeo – quello presuntamente deciso a Washington DC dal G20 dei ministri dell’economia lo scorso sabato – alla domanda della giornalista “potrebbe dirci quali sono le misure che si dovrebbero assumere perché torni la fiducia sui mercati?”, Alessio Rastani ha risposto candidamente: “Questa è una domanda tosta. Guardi qualsiasi cosa facciano, alla fine non è così importante. Sono un trader, io vado dove ci sono possibilità di fare soldi”. E concludendo la risposta, ammette candidamente che “da trader vado a dormire ogni notte e sogno che arrivi un’altra recessione”, perché ci si può far sopra un bel po’ di soldi. Insomma uno senza langue de bois, senza peli sulla lingua.
Martine Croxall non ha mollato la presa: “Apprezziamo il suo candore nel dirci queste cose, ma questo non aiuta a capire come far uscire la zona euro dalla crisi”. E a quel punto il trader ha dato il meglio di sé: “Non sono i governi che fanno girare il mondo ma Goldman Sachs. E a Goldman Sachs, e al resto dei fondi di investimento, non importa se i governi europei se ne escono con un altro piano di salvataggio. … Bisogna insegnare alle persone a fare i soldi anche quando i mercati vanno giù. Non è una cosa solo per le elités, ma per tutti le persone con dei risparmi. … Non è tempo di ‘false speranze’, … nei prossimi dodici mesi milioni di persone perderanno i propri risparmi”.
In tempi di salvataggio, di ennesimi tentativi europei di fare quadrato sfornando il solito aiuto di Stato con un aumento del capitale a disposizione dello European Financial Stability Fund da uno a tre trilioni di euro, e con la Merkel finalmente disponibile ad affermare pubblicamente “aiuteremo la Grecia a salvarsi”, arriva uno trader qualunque, un perfetto ‘sig. Nessuno’ che va in onda e dice che, piano europeo di salvataggio o meno, l’euro è comunque segnato e comunque ‘chissenefrega’ dell’euro. Non ci si fanno più i soldi con l’euro di oggi. Meglio insomma sperare in un suo crollo, e augurarsi di riuscire a tirare giù un piano d’investimento e guadagnarci sopra qualche soldo.
Il fenomeno Alessio Rastani ha immediatamente fatto il giro delle rete. Le sue pagine Facebook e Twitter sono state prese d’assalto. E anche i grandi bastioni del giornalismo statunitense progressista Il New York Times ha finito con l’occuparsene. Anche la britannica Reuters è andata a frugare nella vita di Alessio Rastani. Forbes lo ha intervistato. All’inizio si pensava fosse un membro del gruppo di impostori, ‘Yes Men’, quelli che si fingono Ceo e dicono la loro ‘verità’. E invece viene fuori che Alessio Rastani è un indipendent trader (la sua indipendenza lo esenta dall’esame alla Financial Service Authority), e ha lavorato come investment speaker per la Santoro projects.
Sul suo sito, Rastani vende la sua ‘esperienza’ e c’è anche un servizio di allerta per gli investimenti. Che abbia ragione o meno – a Londra è pacifico oramai che una doppia recessione sia alle porte – ha sfondato il muro dell’omertà televisiva del politicamente corretto, svelando tre verità: in primis non sono i governi che fanno girare il mondo, bensì è Goldman Sachs. Secondo: i mercati investono dove si possono fare soldi. Terza: il trading dovrebbe essere per tutti, non solo per addetti ai lavori. Insomma il mercato dovrebbe essere un posto aperto a tutti ed è il caso di iniziare a sfornare un po’ di pensiero laterale, e investire nel fallimento dei nostri governi.