“Alla Lega dico: meglio il premierato. Lo spiegheremo alla gente e capirà”

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“Alla Lega dico: meglio il premierato. Lo spiegheremo alla gente e capirà”

“Alla Lega dico: meglio il premierato. Lo spiegheremo alla gente e capirà”

08 Aprile 2010

Gaetano Quagliariello, concluso il giro di ricognizione sulle riforme, mostra idee chiare “non ci si deve impiccare a modelli prefissati. E, ragionando in concreto, io sono per il premierato”       

Questo però non pare il modello di Berlusconi.

No, mi creda, il Presidente sul tema delle riforme mantiene un atteggiamento “laico”.

Arriviamoci allora col ragionamento.

Serve un esecutivo con più poteri per realizzare il programma su cui è eletto, un parlamento che eserciti maggiore controllo sull’esecutivo, ma meno pletorico e senza bicameralismo perfetto.

Ma Maroni parla di semifederalismo francese, che piace anche a Fini. Altri di modello americano.

Sarebbe strano che, mentre in Francia è in atto una profonda riflessione sul loro sistema, noi facessimo nostra l’ambiguità cui spesso dà vita la “coabitazione” fra capo del Governo e Presidente della Repubblica. E anche nel modello americano abbiamo visto i problemi che ci sono fra potere esecutivo e legislativo.

E dunque?

Credo si debba tener conto, in primo luogo, di come è andata in Italia, dove un presidenzialismo è in atto, di fatto, dal 1994. Ma esso può assumere varie forme, e quella verso la quale naturalmente siamo incamminati è un premierato, un sistema in cui ci sia compenetrazione tra potere esecutivo e legislativo.

Su questo però l’opposizione non vi seguirebbe.

Vedremo. Per ora c’è l’intesa sul metodo: il premier si confronta coi ministri e poi si apre la discussione coi gruppi parlamentari. Trovata l’intesa nella maggioranza si aprirà la discussione con l’opposizione.

Ma la Lega, come Fini, spinge per la condivisione. Non a caso Calderoli è andato ieri da Napolitano.

Calderoli capirà che occorre confrontarsi prima con la maggioranza e in particolare col maggiore partito.

Senza condivisione c’è il referendum confermativo.

Non andiamo troppo avanti.

E’ Berlusconi che si porta avanti, scegliendo di coinvolgere la gente, con i gazebo, e anche su Facebook.

Berlusconi ha capito che le riforme istituzionali non sono una priorità, ma lo diventeranno quando si vedrà che attraverso di esse passano anche le riforme economiche e della giustizia che la gente sente di più. E’ questa la scommessa.

Tratto da Avvenire.