Alleanza Razionale
15 Gennaio 2008
di redazione
La discussione
sulla riforma del sistema elettorale e sul futuro dei partiti italiani sta
diventando roba per iniziati, tanto è ingarbugliata e dai contorni mutevoli.
Questo è fuori di dubbio. Gli italiani sono disorientati e, stretti come sono
tra un tir di monnezza e un balzo d’inflazione, hanno rinunciato a capirci
qualcosa tra scorporo, recupero dei resti, penultimatum, scazzi vari e inutili
vertici. Per fortuna, però, fra le sabbie mobili del Palazzo c’è anche chi
contribuisce a fare chiarezza.
Alleanza
nazionale, per esempio. Lunedì pomeriggio Gianfranco Fini ha incontrato i
Radicali e l’associazione Luca Coscioni, e al termine del faccia a faccia i
convitati hanno fatto sapere alla stampa di aver registrato una “comune
disponibilità per iniziative a favore del modello francese”.
Qualche
ora dopo, i capigruppo di An hanno incontrato i colleghi dell’Udeur, e dopo il
summit ci hanno prontamente informato di auspicare una “sostanziale modifica”
della bozza Bianco, e di aver individuato nel referendum, se non ci sarà una
“seria e larga intesa” sulla riforma, “l’unico sbocco positivo”.
In quel
momento, però, il testo definitivo elaborato da Enzo Bianco ancora non lo
conosceva nessuno. Martedì mattina il presidente della Commissione Affari
Costituzionali l’ha presentato ai senatori, e Learco Saporito, parlamentare di
An, pareva soddisfatto: “Se il testo rimane quello, noi siamo orientati ad
appoggiarlo, riservandoci di presentare emendamenti su alcuni aspetti che non
riteniamo soddisfacenti”. Insomma, qualche modifica ci vorrebbe, ma nulla di
grave.
Nel
pomeriggio, però, il capogruppo Altero Matteoli è parso decisamente più
pessimista: “Presenteremo delle proposte qualificanti. Apprezziamo i
cambiamenti alla bozza originaria ma non sono sufficienti a dichiarare che
l’accettiamo”.
Per
fortuna che c’è Fini. Lui mica è come Berlusconi, che da un giorno all’altro
inventa un nuovo partito e costringe i suoi a perdere tempo un intero week-end
nelle piazze d’Italia. No, Fini no. Ha deciso di convocare a metà marzo la
conferenza programmatica per lanciare il nuovo progetto chiamato “Alleanza per
l’Italia”. Nel frattempo, per farlo conoscere ai militanti, ha chiesto ai
maggiorenti di via della Scrofa di impiantare gazebo in tutta la penisola. Ma i
militanti di An possono stare tranquilli: Gianfranco non salirà sul predellino
di una Mercedes. A Montezemolo non farebbe mai uno sgarbo del genere…
(c.p.)