Altri abbandoni per De Magistris, cresce l’insoddisfazione al Comune di Napoli
04 Ottobre 2012
di S. F.
Sta diventando di un arancione sempre più scolorito la rivoluzione targata De Magistris.L’ultima tegola, per il Sindaco napoletano, è arrivata dal Consiglio Comunale, e in particolare dal suo gruppo, diretta espressione della lista “Napoli è tua” che ha sostenuto la candidatura dell’ex magistrato nella corsa verso Palazzo San Giacomo. Il gruppo “demagistriano” ha perso, infatti, ben quattro consiglieri ed appare oggi ridotto praticamente all’osso. A lasciare il proprio posto per accomodarsi altrove, tanti ex fedelissimi. I consiglieri Gennaro Esposito, Carlo Iannello, Pietro Rinaldi e il capogruppo Vittorio Vasquez.
Esposito e Iannello siederanno nel gruppo di nuova formazione “Ricostruzione Democratica”, insieme a Simona Molisso, che lascia "Federazione della Sinistra". Pietro Rinadli e Vittorio Vasquez si accomoderanno, invece, tra le fila del gruppo misto. I motivi, capaci di spingere gli ex arancioni verso la separazione da De Magistris, sembrano essere gli stessi che, non troppo tempo fa, portarono alle dimissioni di due assessori napoletani: “Poco coinvolgimento da parte del numero uno di Palazzo San Giacomo nelle scelte decisionali.”
Vasquez e Rinaldi, l’hanno buttata sul "filosofico", affermando che "la scissione deve essere colta come un segno di maturità e non come un’implosione all’interno della maggioranza”. Appoggio dunque ancora garantito al Sindaco, ma la spaccatura è evidente e la tensione a Piazza Municipio si taglia ormai a fette.
Gennaro Esposito e Carlo Iannello, invece, non le hanno certo mandate a dire, e hanno già fatto sapere che voteranno gli atti presentati all’aula “secondo coscienza e senza seguire logiche di appartenenza alla maggioranza o ancor di più di partito.”
De Magistris per il momento ha incassato in silenzio le novità emerse dai banchi consiliari e intanto, sul sito web del Comune napoletano, la scissione, consumatasi in pochi giorni, è diventata già ufficiale. La pagina che racchiude la composizione dell’assembela partenopea, infatti, è stata già aggiornata, con l’aggiunta del nuovo gruppo “Ricostruzione Democratica”, e con l’inserimento al posto di Vasquez, in qualità di capogruppo per “Napoli è tua”, del nome di Salvatore Pace. Lui, insieme a Vincenzo Varriale, a Carmine Sgambati e ad Arnaldo Maurino, resta in sella al fianco del primo cittadino.
Dando un’occhiata ai numeri dell’assemblea, emergono dunque novità interessanti. Il raggruppamento più numeroso resta quello dell’Idv, ma cresce in modo consistente il Gruppo Misto, che dopo la scissione arancione diventa il secondo schieramento per numero di iscritti. Seguono a ruota tutti gli altri, senza particolari variazioni, con la sola eccezione della Federazione della Sinistra che perde la Molisso, che pure aveva appoggiato De Magistris alle urne.
Di numeri con cui fare i conti, ce ne sono però anche altri. Da Realfonzo e Narducci, ex assessori con delega rispettivamente al Bilancio e alle gare e ai contratti, passando per Raphael Rossi, destituito dalla presienza dell’Asia, fino ad arrivare ai dissidenti in Consiglio. Sale il numero di chi ha deciso di abbandonare, o comunque mettere in discussione, la nuova stagione amministrativa iniziata da quasi due anni.
Parlare di crisi all’interno della maggioranza appare azzardato anche se, proprio nelle ultime ore, ancora prima della frattura in Consiglio, un nuovo scossone aveva fatto vacillare la scrivania del primo cittadino partenopeo, quando l’assessore alle politiche sociali Sergio D’Angelo, in rotta di collisione con l’ex magistrato, era giunto ad un passo dal consegnare le dimissioni. Il problema, almeno per adesso, sembra essere rientrato, ma la sensazione e’ che nelle stanze di Piazza Municipio l’insoddisfazione nei confronti del sindaco rivoluzionario abbia ormai preso il sopravvento.