Altro che primarie, quella del centrosinistra è solo una farsa

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Altro che primarie, quella del centrosinistra è solo una farsa

27 Luglio 2011

Le primarie del centrosinistra? Per il Popolo della libertà nessun dubbio: sono una farsa. Il vincitore è stato già deciso a tavolino. Ed è quel Paolo Di Laura Frattura che fino a ieri militava nel centrodestra. I leader del Pdl molisano tutto questo dicono di averlo capito da un pezzo. L’avversario da battere alle Regionali di novembre è lui, tutti gli altri faranno solo numero sulla scheda delle primarie. Ciò la dice lunga sulle strategie della sinistra: per battere la destra, va in cerca di candidati di destra, nonostante i primi esperimenti abbiano fatto registrare clamorosi flop (Comune di Termoli e Provincia di Campobasso).  

“Se lo avessero chiesto a me, mi sarei candidato io, così non avrebbero perso tempo”, ha ironizzato il presidente della Regione, Michele Iorio (Pdl), nel rispondere alle domande dei giornalisti. Ma dopo la battuta è arrivato l’affondo, perché il governatore ha detto quello che probabilmente pensano molto elettori di centrosinistra, ma che per pudore (o per ordini di scuderia) non dicono: queste primarie prendono in giro gli elettori. “Certe scelte – ha detto – dimostrano lo stato di perenne confusione in cui versa la sinistra in Molise. Fanno politica a tavolino, cercando di pescare voti qua e là. Confondere le idee significa far male alla democrazia. Cosa può portare a sinistra un candidato, fino a ieri di centrodestra, se non le nostre idee e i nostri programmi?

Queste – ha aggiunto – sono primarie farsa anche perché non partecipa il partito di Antonio Di Pietro, che è una componente importante del centrosinistra. In questo modo si prende in giro la gente, visto che l’Italia dei valori deciderà solo dopo se appoggiare questo o quel candidato. È incredibile questa mancanza di rispetto dell’elettorato molisano da parte degli strateghi della sinistra: lo giudicano come una massa amorfa da manipolare a piacimento ”. Con queste premesse, insomma, Iorio sente di poter dormire sonni tranquilli. A suo avviso gli avversari sono “alla disperazione, avranno un risultato molto negativo”.   Ma il centrosinistra va avanti convinto della scelta fatta: Frattura – si affrettano a dire in tanti – è la persona giusta, rappresenta la vera novità (in effetti non si era mai visto un uomo storicamente di destra diventare improvvisamente il paladino dello schieramento opposto). Solo lui potrà sconfiggere la cosiddetta “casta”. Se è davvero Frattura l’uomo giusto si vedrà a novembre, quando a parlare saranno le urne. Ma che per il Pdl sia lui il vero avversario da battere appare fuor di dubbio.

A queste primarie sbandierate dal centrosinistra a destra proprio non ci credono. Lo ha detto Iorio, ne è più che convinto il senatore Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Popolo della Libertà. Che a Frattura non le manda di certo a dire. In sostanza colui che dovrebbe abbattere la casta, proprio casto non sarebbe, secondo il senatore: “Per essere uno che si dichiara contro “la casta” – dice Di Giacomo – Frattura ispira scarsissima credibilità. Figlio di un ex assessore regionale ed ex deputato democristiano, provvisto  (si dice) di ben due luccicanti auto  blu  (una in carico alla Camera di commercio e l’altra a Unioncamere), Frattura è  l’espressione  più pura della vera “casta”, quella del potere economico “.

Di Giacomo fa inoltre riferimento a un articolo riportato dalla stampa regionale. E pone “alcune domande al “compagno” Frattura: è vero che lei è proprietario delle cosiddette “Torri gemelle”, due palazzi a Campobasso del valore stimato in circa 20 milioni di euro? È vero che sarebbero in corso trattative per venderli alla Regione? È vero che in caso di una sua  improbabile elezione alla presidenza  della Regione, sarebbe già pronto un acquirente disponibile a comprare l’immobile e rivenderlo alla Regione Molise, così da aggirare la sua incompatibilità? Io non so se queste  notizie  siano  vere, anzi  sono convinto che siano  false . Ma sarebbe doveroso da parte sua smentirle. Perché questo  giochino  ricorda tanto quelli messi in scena, in altri luoghi, da gente passata alla storia di questo Paese con l’appellativo di  “furbetti del  quartierino”. Una cosa è certa: su questa faccenda terremo alta l’attenzione, anche per il futuro, in modo che tutto venga fatto alla luce del sole e nel pieno rispetto della legge”, conclude il senatore Di Giacomo. Insomma: la sfida Iorio-Frattura è già entrata nel vivo.