Altro che Torre Galfa, ‘Macao’ è la Ballerina di Siviglia!

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Altro che Torre Galfa, ‘Macao’ è la Ballerina di Siviglia!

18 Maggio 2012

“Sgomberare è da fascisti. Pisapia, giù le mani da Macao”. La diatriba sull’occupazione della Torre Galfa di Milano si può sintetizzare in questo semplice e lapidario tweet dei 99 Posse, gruppo rock-alternativo napoletano, anch’esso – ça va sans dire – schieratosi apertamente a favore dell’occupazione dell’edificio.

Ma andiamo con ordine: è sabato 5 maggio e un gruppo di artisti-militanti auto-denominatisi ‘Macao’ decide di occupare la Torre Galfa di Via Fara a Milano al fine di renderla uno spazio aperto all’intera comunità cittadina: laboratori teatrali, reading, arte e musica. Un rifiorire culturale – secondo gli attivisti – alla base della loro idea di rinascita milanese, diretta conseguenza dell’elezione a sindaco di Giuliano Pisapia e di un nuovo modo di intendere la città. Ai ‘valorosi’ occupanti, però, sfugge un particolare non di poco conto: l’edificio è infatti di proprietà di Salvatore Ligresti, o meglio di Fondiaria Sai di cui il costruttore siciliano è presidente onorario. La Polizia, per tali motivi, martedì 15 sgombera.

Per l’intellighenzia meneghina il colpevole è uno solo: Giuliano Pisapia. Un tempo idolatrato, ora considerato alla stregua di un traditore: “Stanno sgomberando Macao, è un brutto giorno per Milano”, è il grido di dolore di Daria Bignardi dalle giuste e rette colonne di Vanity Fair. Sulla stessa lunghezza d’onda suo marito, Luca Sofri: “Lasciar andare la polizia a Macao, lavarsene le mani, è stata una cosa stupida”. Come se l’amministrazione comunale abbia la facoltà di interferire con la Prefettura, organo dello Stato e pertanto assolutamente indipendente rispetto all’amministrazione comunale. Ma tant’è.

Costretto a fare dietrofront per non inimicarsi buona parte del suo blocco elettorale, Pisapia, intervenendo all’assemblea pubblica permanente del Movimento ‘macaista’, decide di offrire agli occupanti l’area dismessa dell’ex Ansaldo, ovviamente al di fuori di ogni genere di procedura a evidenza pubblica, più volte paventate dal Sindaco.

La vicenda ‘Macao’ è l’ultimo atto di un processo già verificatosi a partire dallo scorso anno a Roma con l’occupazione del Teatro Valle. In quel caso, gli occupanti si erano opposti (e si oppongono tuttora) al passaggio del Teatro dall’Ente teatrale italiano alla gestione del Comune di Roma in attesa di un futuro bando di assegnazione a un privato. Nel caso della Torre Galfa, invece, assistiamo all’occupazione abusiva e illegittima di uno spazio privato. Per quanto Ligresti possa essere considerato un ‘palazzinaro’ brutto, sporco e cattivo, ha e avrà sempre il diritto di impiegare l’edificio come meglio crede. Nel caso in cui lo ritenesse opportuno anche di abbandonarlo.

Per noi, quindi, ‘Macao’ non rappresenta altro se non il meraviglioso programma Rai della seconda metà degli anni ’90: Gianni Boncompagni, Alba Parietti e una generazione intera, quella degli anni ’80, ammaliata dall’incredibile bellezza di Valentina Pace alias ‘La Ballerina di Siviglia’.