Dopo la benevolenza con gli imam di Torino, Amato continua a porgere l'altra guancia. Questa volta sui fatti di Milano, che sono "un problema culturale, guai a scambiarlo per altro".
Il ministro degli interni spiega che bisogna "farein modo che gli incidenti ci obblighino a
capire questa situazione, perchè è senz'altro un problema che
dobbiamo porci. Quella cinese è una comunità chiusa con
cui è difficile dialogare, la comunità più chiusa tra
quelle che vivono oggi nel nostro Paese. Altre etnie sono piuù inclini all'integrazione - spiega Amato - come gli
albanesi (348 mila residenti in Italia) e i marocchini (319 mila). Per i cinesi isolarsi sembra quasi una condizione
prescelta. L'integrazione è un problema che sembrano non
sentire. Per questo, costruire un rapporto con loro diventa
davvero difficile. Gli scontri di Milano - conclude il ministro - dimostrano che con
gli immigrati di origine cinese c'è ancora molto lavoro da
fare".