Ambulanti in piazza contro la direttiva Bolkestein: “Blocco immediato dei nuovi bandi”

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Ambulanti in piazza contro la direttiva Bolkestein: “Blocco immediato dei nuovi bandi”

15 Marzo 2017

“Il mercato non si tocca”. È il grido di protesta lanciato oggi dagli ambulanti che a Roma, in piazza della Repubblica, hanno manifestato per chiedere lo stop definitivo al recepimento da parte del Parlamento della direttiva europea Bolkestein che impone ai Comuni la messa a bando delle postazioni per il commercio su strada.

Sono scesi in piazza gli operatori dei mercati da Nord a Sud del Paese, l’uno al fianco dell’altro per dire no alla “Bolkestein” e per lanciare un messaggio chiaro al Governo: “Gli ambulanti oggi hanno alzato la testa”. Infatti, l’Italia e la Spagna sono gli unici paesi che hanno recepito la direttiva che però, per quanto riguarda il nostro Paese, rischia di mettere a rischio il futuro di 200mila piccole imprese con almeno 400mila lavoratori. 

“Oggi siamo tornati a manifestare per chiedere il blocco immediato dei nuovi bandi – dice Alessia Salmoni, del coordinamento nazionale degli operatori del commercio su aree pubbliche – inoltre chiediamo l’esclusione del comparto degli ambulanti dalla direttiva. Le difficoltà di applicazione di questa normativa, del resto, sono chiare anche al Governo: bisogna ridare fiducia nel futuro ai lavoratori”.

Per far fronte alla situazione è stata lanciata anche una petizione: “In due giorni abbiamo raccolto già 10 mila firme” spiegano gli organizzatori. Stamattina una delegazione del Coordinamento nazionale ambulanti è stata ricevuta alla Presidenza del Consiglio: “Abbiamo portato il primo pacco di firme – ha spiegato Alessia Salmoni – Il governo ha preso atto della difficoltà applicativa di questa direttiva, ora si tratta di dare serenità alla categoria”.

Quasi tutte le forze politiche di opposizione si sono schierate dalla parte degli ambulanti e anche nel Pd inizia a muoversi qualcosa in questa direzione.”Rivedere il decreto di attuazione alla Direttiva Bolkestein escludendo il commercio su aree pubbliche o stabilendone l’applicazione secondo modalità che ne contengano le ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale, anche mediante l’individuazione di criteri per la concessione delle autorizzazioni che tengano conto delle diverse caratteristiche e dimensioni degli operatori e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante”. Così il Gruppo alla Camera del Pd impegna il governo – con la mozione presentata dai deputati Donati, Becattini, Ermini, Paris, Impegno, Bragantini, Barbanti, Dallai, Manfredi, Minnucci, Moscat, Palladino Giovanni – a modificare il testo del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, con il quale il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva Bolkestein relativa ai servizi nel mercato interno.