Anche grazie al Crab la ricerca è la chiave per lo sviluppo della Regione
05 Novembre 2012
E’ la ricerca la chiave per creare nuovi posti di lavoro, anche in Abruzzo. E soprattutto per dire stop alla inarrestabile quanto pericolosa, fuga di cervelli. Fuga, tra l’altro, spesso senza ritorno. La Regione Abruzzo è vigile sul tema e guarda con interesse ed attenzione alle prospettive che potrebbero aprirsi, a maggior ragione in un periodo di crisi, ma anche di grandi trasformazioni, come quello attuale.
E oggi se ne è parlato ad Avezzano, in occasione del Workshop su "Ricerca, Innovazione, Diffusione: opportunità per lo sviluppo sostenibile dell’Abruzzo" organizzato dal Crab, il Centro di ricerche applicate alla biotecnologia.
Anche per il presidente della Regione, Gianni Chiodi, la Ricerca, può rappresentare un asset strategico per la Regione Abruzzo. E a spiegare meglio il concetto è Daniela M. Spera, direttore del Crab: “in questa fase di grave crisi – spiega la ricercatrice – non bisogna dimenticare la centralità di ricerca e sviluppo mirate alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali, a innovare comparti già esistenti, a sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi per rendere le aziende sempre più competitive". Tutto questo "dal comparto farmaceutico al comparto ambientale passando per la vocazione principe abruzzese, l’agroalimentare". E l’Abruzzo regge ancora il passo con resto d’Italia.
"Ho partecipato a eventi importanti, un focus a Milano sulle biotecnologie – spiega la Spera – Ci siamo confrontati con realtà nazionali importanti e abbiamo visto che siamo ancora all’avanguardia. Abbiamo buone competenze e una buona fama, abbiamo il compito di proporre e sarebbe un peccato non tentare. Il nostro dovere è mettere in condizione l’Abruzzo di dimostrare ciò che ha".