Anche la Cina contro il nucleare iraniano
04 Dicembre 2007
di redazione
Il ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi, ha ribadito oggi la volontà di Pechino di trovare una soluzione diplomatica alla crisi nucleare iraniana.
La decisione arriva dopo la pubblicazione di un rapporto dei servizi di intelligence Usa che ha ridimensionato la minaccia posta da Teheran. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Qin Gang, precisando che il ministro Yang ha avuto un colloquio telefonico su questa questione con il segretario di Stato americano Condoleezza Rice.
“Yang ha sottolineato che la Cina sostiene il mantenimento di un regime internazionale di non-proliferazione, e che la risoluzione della crisi nucleare iraniana attraverso la via diplomatica risponde agli interessi fondamentali della comunità internazionale”, ha aggiunto.
Il capo della diplomazia cinese ha avuto un colloquio anche con Javier Solana, l’alto rappresentate per la politica estera dell’Unione Europea, il quale aveva a sua volta incontrato la scorsa settimana il negoziatore iraniano Said Jalili.
Secondo il rapporto dell’intelligence Usa, diffuso ieri, l’Iran avrebbe congelato il suo programma di sviluppo della bomba atomica nel 2003.
Queste rivelazioni hanno messo in difficoltà la Casa Bianca, che premeva per isolare il regime di Teheran e inasprire le sanzioni, e hanno invece rafforzato la posizione di Russia e Cina, che hanno un atteggiamento piú conciliante verso l’Iran.