Anche l’Occidentale ha a cuore la storia di Giorgia

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Anche l’Occidentale ha a cuore la storia di Giorgia

29 Novembre 2009

di redazione

Fuggire la retorica. E’ un imperativo che uno che abbia confidenza con la penna (generalmente) fissa in cima ai comandamenti del mestiere. Ma si distingua sempre tra la retorica stucchevole e i movimenti del cuore.
 
Difficile non scrivere di occhioni e sorrisi: con la foto di Giorgia davanti anche l’inchiostro digitale si scioglie. Questa bimba di 16 mesi è partita da Lecce quattro mesi fa per raggiungere l’Ospedale Maggiore di Parma. Ha la sindrome di Berdon, un male rarissimo che causa "un’alterazione della motività nell’apparato gastrointestinale in maniera ingravescente". Una ventina di casi in tutto il mondo. Per sopravvivere Giorgia avrà bisogno di un trapianto multiviscerale (stomaco, intestino, duodeno, pancreas, forse fegato) che sarà effettuato a Parigi; è un intervento molto complesso e assai costoso. In tv alla sua mamma Elisabetta hanno chiesto "come si fa?" a sopportare che il proprio fagotto sorridentissimo (viva la retorica se risponde alla realtà reale) sia legata a tubi e sacchetti di plastica, cose e tristezze da grandi. Con la compostezza e la forza di un’amazzone, Elisa ha detto che "si fa". E si deve fare.
 
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