Ankara, attentato fa 37 morti. 11 arresti, “Mano PKK è quasi certa”
14 Marzo 2016
Sono 37 le vittime dell’attentato che ieri ha colpito Ankara, capitale della Turchia. Fino adesso, la sicurezza turca ha arrestato undici persone, mentre è stato comunicato che tra gli attentatori c’era anche una studentessa turca, identificata attraverso le impronte digitali, legata al Pkk e già sotto processo. Per il governo turco, dietro l’attentato c’è ”quasi certamente” il Pkk, il partito indipendentista curdo, a dirlo il primo ministro turco Ahmet Davutoglu nel corso di una conferenza stampa parlando degli arresti effettuati dopo la strage. ”Almeno uno” dei 37 cadaveri apparteneva all’attentatore kamikaze, ha aggiunto il premier turco, spiegando che continuano le indagini sul Dna di corpi. Il ministro della Sanità, Mehmet Muezzinoglu, parlando in conferenza stampa congiunta con il ministro degli Interni Efkan Ala e con quello della Giustizia Bekir Bozdag, ha confermato il numero delle vittime del massacro, 37 persone uccise (35 identificate) e 125 ferite. 19 feriti versano in gravi condizioni.