Ankara e la minaccia all’Ue: senza visti salta accordo immigrati
04 Novembre 2016
“Non aspetteremo fino alla fine dell’anno” per sospendere l’accordo con l’Ue sui migranti, se non verrà concessa la liberalizzazione dei visti Schengen per i cittadini turchi. “La nostra pazienza sta finendo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, durante una visita in Svizzera, citato dal giornale locale Neue Zurcher Zeitung.
Si alza, così, la tensione tra il governo di Recep Tayyip Erdogan e Bruxelles. E in uno scenario già complesso, si innesta anche la nuova polemica con Berlino, che, stando a quel che viene riportato dall’agenzia Anadolu, ha concesso un passaporto temporaneo a Can Dundar, ex direttore del quotidiano anti-presidenziale Cumhuriyet.
La Turchia ha firmato un accordo a marco con l’Ue che ha, in sostanza, bloccato l’afflusso di migranti in Grecia. Ora le minacce di non rispettare l’accordo tornano ad invadere le cronache. Erdogan ha affermato, “Siamo preoccupati che la Germania, che (in passato) ha preso sotto la sua protezione membri delle organizzazioni terroristiche Pkk (curdi) e Dhkp-c (marxisti), diventi adesso un cortile di Feto”. Il riferimento è alla presunta rete golpista turca di Fethullah Gulen. Dundar, ricercato dalla polizia turca, è riparato in Germania dopo il fallito golpe del 15 luglio. Tecnicamente, si tratterebbe di un “documento di viaggio per stranieri”, utilizzabile sia per spostarsi all’estero che per risiedere legalmente in Germania.
Al momento, non risultano conferme ufficiali dalle autorità di Berlino. Il giornalista è inoltre ricercato nell’ambito dell’inchiesta che lunedì 31 ottobre ha portato all’arresto a Istanbul di 14 suoi colleghi di Cumhuriyet, accusati di sostegno alle “organizzazioni terroristiche” di Fethullah Gulen e Pkk. Il 2 novembre, per bocca del suo portavoce, la cancelliera tedesca Angela Merkel si era detta “allarmata” per questi recenti arresti di giornalisti in Turchia.