Ankara, il bilancio dei morti si aggrava e vengono arrestate 18 persone
14 Marzo 2016
In seguito all’attacco di ieri al centro di Ankara, sono state arrestate 18 persone. Il governatore di Eskisehir, Gungoz Azmi Tuna, ha spiegato che gli arresti sono stati effettuati in operazioni simultanee nella provincia di Sanliurfa e di Eskisehir, aggiungendo : “i sospettati erano coinvolti in propaganda terroristica e avevano provato ad unirsi ai terroristi. Erano coinvolti in diverse azioni”. L’agenzia di stampa ufficiale ‘Anadolou” ha reso noto che gli inquirenti hanno agito sulla base di una soffiata secondo cui l’auto imbottita di esplosivo e impiegata per l’attentato suicida, sarebbe stata acquistata proprio in una concessionaria di una città abitata da curdi. Alcune delle persone arrestate sono infatti impiegati della concessionaria dove i kamikaze avrebbero preso la BMW utilizzata per l’attacco.
L’attentato ad oggi non è stato rivendicato. E secondo le autorità turche almeno uno dei due attentatori avrebbe avuto dei legami con il Partito Curdo del Lavoratori (Pkk) .
Nel nord dell’Iraq nove caccia F16 e due F4, sono in azione e hanno colpito 18 postazioni ribelli tra profughi e depositi armi.
Quello avvenuto ieri ad Ankara è già il terzo attentato suicida con decine di morti in 5 mesi, solo in Turchia. E le modalità dell’ultimo ricordano quelle dell’autobomba del 17 febbraio scorso, che aveva provocato 29 morti.