Ankara minaccia l’uso della forza in Iraq

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Ankara minaccia l’uso della forza in Iraq

16 Ottobre 2007

Dopo alcuni giorni di spari lungo il confine, il governo di Ankara ha oggi annunciato che durante questa settimana proverà a chiedere l’appoggio del Parlamento per un incursione militare all’interno del Kurdistan irachen,o con l’obbiettivo di colpire le basi dei separatisti del PKK.

“La realtà che tutti noi conosciamo è che questa organizzazione terrorista, basata nel nord dell’Iraq, sta attaccando l’integrità territoriale della Turchia ed i suoi cittadini”, ha fatto sapere durante una conferenza stampa il portavoce del governo turco, Cemil Cicek .

Le minacce di utilizzo della forza militare da parte di Ankara arrivano dopo che sia il governo di Washington che quello di Baghdad avevano chiesto ad Erdogan di avere pazienza. Secondo gli analisti del settore, comunque, un approvazione da parte parlamentare non si tradurrebbe in un attacco immediato.

Intanto il Premier turco, Tayyip Erdogan, ha reso noto nel corso di un meeting televisivo del suo partito ad Ankara, che molto probabilmente il Parlamento accoglierà la richiesta d’intervento armato nel Kurdistan iracheno. Secondo il Primo Ministro, infatti, esisterebbe una “volontà comune” tra i legislatori del suo paese ad appoggiare l’attacco oltre confine.

Gli esperti del settore energetico prevedono una crisi politico-economica in seguito al record del petrolio che ha toccato quota 87,97 dollari al barile in quel di Wall Street. Nel frattempo, la visita di Putin a Teheran desta allarmismi anche sul fronte dell’approvvigionamento di gas da parte russa.