Antemarcia e retromarcia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Antemarcia e retromarcia

30 Ottobre 2006

Allora vediamo: Massimo Teodori ci spiega sul Giornale di Venerdì che la materia elettorale e quella referendaria sono terribilmente soporifere per i lettori. Ma subito dopo riconosce che il modo in cui si sceglie il proprio candidato, legato anche alla distribuzione del finanziamento pubblico, non sono proprio cose da nulla. Arriva così a riconoscere che ci sono stati referendum – quelli di cui lui si picca di essere stato un “antemarcia” – che si sono rivelati “rivoluzionari” e che ebbero il merito di “colpire dall’esterno il sistema cristallizzato dei partiti”. Erano i referendum che lui definisce “decisionali” e non “pungolativi”.

Poi con una improvvisa retromarcia se la prende con il nuovo referendum promosso per modificare la legge elettorale vigente per dire che esso sarebbe velleitario e illusorio. Incapace dunque di incidere sulla frammentazione politica in atto. Insolentisce così Magna Carta e quelli che lui chiama gli “ideologini pentiti” per dottoreggiare che la politica e i partiti si cambiano “nel fuoco della lotta” e non con i referendum. Tutto questo per concludere