Appalti. Scajola: “Non ho mai fatto né ricevuto piaceri”
07 Giugno 2010
di redazione
"Io non ho mai fatto piaceri, nè ne ho mai ricevuti. Mi sono dimesso per affrontare con serenità questa situazione. Ho affrontato un massacro mediatico mai visto nei confronti di una persona nemmeno indagata": è l’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, in una intervista a Il Secolo XIX, a commentare così la vicenda della casa romana al Colosseo e dei presunti legami con il costruttore Anemone che lo hanno condotto alle dimissioni.
Che sono state decise "sulla base delle cose che sono state raccontate, per rispetto a me, alla mia famiglia e al governo. Ma ci sono cose apparse su alcuni giornali – spiega – che mi sembra, sono state date per scontate ma non corrispondono invece alla realtà degli atti". In merito alla notizia che gli inquirenti dell’inchiesta sulle "Grandi Opere" stanno cercando a Imperia, al nuovo porticciolo, eventuali collegamenti tra Scajola e l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, Scajola afferma: "Se dopo tre mesi di inchiesta si pensa di trovare ad Imperia un possibile trait d’union tra di me e Angelo Balducci, vuol dire che in tre mesi non si è trovato null’altro. Alla fine la verità verrà a galla e ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità".
Comunque l’ex ministro tiene a precisare di non avere "nulla da dire sul lavoro degli inquirenti. Io sono il primo a dire che in questa vicenda tutto deve essere chiarito nella maniera più approfondita" e di non temere "assolutamente la verità".