Approvato il bilancio consuntivo, è scontro sulle aliquote fiscali
27 Giugno 2012
Nella tarda serata di ieri il Consiglio regionale della Puglia ha chiuso i lavori approvando a maggioranza, con il voto contrario di Pdl e Udc, il rendiconto generale consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2011 e la legge di assestamento e di prima variazione del bilancio previsionale dell’esercizio 2012.
La prima di queste approvazioni è giunta nel tardo pomeriggio, grazie al voto favorevole di 36 Consiglieri di maggioranza a fronte di 56 Consiglieri presenti in aula al momento delle votazioni. L’assessore al bilancio, Michele Pelillo, ha sottolineato gli “agganci forti di sicura terzietà e oggettività” che caratterizzano il rendiconto stesso, ricorrendo alle parole di apprezzamento espresse dalla nota società di rating Moody’s in merito alla situazione finanziaria della Puglia (grade: A3) e dalla sezione regionale della Corte dei Conti relativamente all’esercizio finanziario 2010. Quest’ultima aveva definito la Puglia come “un modello per le altre regioni italiane”; definizione più volte riportata dallo stesso assessore Pelillo, il quale nel corso della seduta del Consiglio di ieri ha anche ufficializzato una notizia giunta nella giornata di lunedì: la Puglia risulta essere fra quelle regioni cosiddette virtuose in quanto, facendo riferimento al rendiconto previsionale del 2012, non andrà incontro a penalizzazioni rispetto al cosiddetto Patto di stabilità.
Un quadro roseo e, verrebbe da dire, quasi idilliaco, sul quale il presidente Vendola ha ironizzato affermando persino che “la richiesta dell’opposizione di toccare al ribasso le aliquote fiscali è gratificante perché implicitamente si ammette che è stata fatta un’opera di risanamento nei conti pubblici”. La richiesta di cui parla il governatore era, infatti, giunta a gran voce dalla minoranza nei giorni precedenti la seduta del Consiglio di ieri, restando praticamente inascoltata. Era stato lo stesso assessore Pelillo a ricordare che le rimesse da parte dello Stato si sono ridotte di 339 milioni nel giro di due anni e che, nonostante questo, si può affermare che le addizionali regionali pugliesi sono in linea con la media delle altre regioni italiane e sono le più basse al Sud, insieme a quelle della Regione Basilicata. “Tenere i conti in ordine come nella situazione attuale ci mette nelle condizioni di ragionare con calma, tenendo conto che qualsiasi eventuale modificazione nelle aliquote potrà partire solo dall’1 gennaio prossimo”.
Non si comprende, eppure, come si possa spiegare quella che ha tutti i requisiti per essere definita quanto meno una contraddizione: conti in ordine, regione “virtuosa” ma pressione fiscale intatta e sempre incredibilmente alta per i cittadini.
Il consigliere regionale del Pdl, Domi Lanzilotta, ci riferisce di un confronto serrato fra maggioranza e opposizione, mirato al consistente miglioramento della legge in corso di approvazione. “Con grande forza e senso di responsabilità abbiamo chiesto di anticipare la Spending review, in modo da poter diminuire la pressione fiscale a livello regionale; mi duole constatare che la maggioranza ha preferito rimandare il tutto all’approvazione della Spending review nazionale. E nessun cenno è stato fatto alla polemica tra l’assessore Pelillo e i sindacati in merito proprio alla necessità di salvaguardare le fasce sociali più deboli attraverso una mirata riduzione della pressione fiscale”.
E prosegue: “In coda ai lavori del Consiglio, inoltre, siamo stati impegnati ad evitare un vero e proprio assalto da parte dei consiglieri di maggioranza, assalto finalizzato a far approvare una ‘legge mancia’ per ottenere denaro pubblico da investire nei singoli ‘orticelli politici’ a livello locale. Nonostante l’impegno dell’opposizione si segnala l’approvazione di un emendamento di spesa presentato dal consigliere Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola); si tratta di 65 mila euro da dedicare a due manifestazioni nel Comune di Ostuni (Brindisi): il Festival della settimana azzurra marinando e la cavalcata di Santo Oronzo”.
Lanzilotta ammette che “degna di nota risulta, comunque, l’approvazione da parte del Consiglio di una serie di importanti emendamenti migliorativi, primo fra tutti la proroga del Piano Casa al 31 dicembre 2013, e di proposte bipartisan, fra le quali il finanziamento da 8 milioni di euro per un Progetto di riqualificazione connesso all’emergenza ambientale di Taranto”.
Ma “nonostante le migliorie apportate, frutto di uno spirito costruttivo di collaborazione”, ci riferisce ancora Lanzilotta, “rimane il nostro voto contrario ai documenti di bilancio votati oggi, un voto contrario dato nell’esclusivo interesse dei cittadini pugliesi”. Insomma, c’è qualcosa che non quadra: conti in ordine, regione virtuosa, ma cittadini sempre più vessati, imposte a livelli da capogiro e servizi scadenti. Eppure, dicono, tutto va bene.