Approvato il Salva Roma, Marino respira
11 Aprile 2014
di redazione
La Camera ha approvato il "Salva Roma", il decreto legge sugli enti locali, dopo che nel pomeriggio la maggioranza aveva vacillato mancando il numero legale. Alla fine, il Salva Roma è stato approvato con 279 voti a favore, un voto contrario e un astenuto. I parlamentari di M5S hanno gridato contro i colleghi: "buffoni, buffoni". Tra gli assenti al momento del voto, 62 dei 293 deputati Pd, 16 su 28 di Ncd, 18 su 27 di Sc, 8 su 9 di Pi. "Il voto di fiducia di oggi della Camera al decreto enti locali è un segnale importante che rafforza il piano di risanamento dei conti del Campidoglio – era stato il commento del sindaco dopo la fiducia -. Si tratta di un provvedimento che non trasferisce risorse alla Capitale ma offre strumenti normativi che ci consentiranno di portare avanti un percorso virtuoso fatto di trasparenza amministrativa e contabile", aveva detto il sindaco Marino prima che la maggioranza andasse sotto. Ora, il sindaco di Roma dovrà seguire un piano ben preciso per combattere "la evasione tributaria e tariffaria", fare una "ricognizione delle società controllate o partecipate", legare gli stipendi dei dirigenti a "specifici obiettivi di bilancio".