Arabia Saudita. Donna decapitata per uxoricidio
20 Aprile 2009
di redazione
Una donna saudita, condannata a morte per uxoricidio, è stata decapitata stamani nella città di Hail. A renderlo noto il ministero dell’interno con un comunicato pubblicato dall’agenzia ufficiale "Spa".
Leila Chemmari, questo il nome della donna giustiziata, ha ucciso il marito, Ghanem Sabii, a colpi d’arma da fuoco e poi ne ha bruciato il cadavere con l’aiuto della figlia Fouzia, a sua volta condannata a 15 anni di carcere e 2.000 colpi di frusta. L’esecuzione di oggi è la numero 25 in Arabia Saudita dall’inizio dell’anno.
Nel 2008 le sentenze capitali eseguite sono state 102, nel 2007 si era arrivati a 153 contro le 37 del 2006. Nel regno saudita, che applica la sharia, la pena di morte è prevista per lo stupro, l’omicidio, l’apostasia, la rapina a mano armata e per il traffico di droga.