Arabia Saudita. Il ministro donna non andrà in tv senza il permesso
08 Giugno 2009
di redazione
Finché non riceverà lo specifico permesso, il primo ministro donna della storia dell’Arabia Saudita non apparirà in televisione. Lo ha confermato la stessa Nura Al Faiz, vice ministro all’istruzione femminile dallo scorso febbraio, dalle pagine del quotidiano Shams, che la ritrae tuttavia in una fotografia, sebbene con il capo coperto, secondo i dettami della sharia, la legge coranica.
"Non toglierò il velo né apparirò sugli schermi televisivi a meno che non sia lecito farlo", ha dichiarato Al Faiz, entrata nell’arena politica saudita grazie alla nomina di re Abdullah. Il suo incarico era stato salutato come un significativo passo avanti dell’ultraconservatore regno petrolifero che non consente alle donne il diritto di voto, di guida, di libertà di movimento e che non permette ad uomini e donne di intrattenersi nello stesso luogo se non imparentati.
La Commissione per la promozione della virtù e le prevenzione del vizio, o polizia religiosa, vigila inoltre assiduamente sul rispetto del codice di abbigliamento che vuole il corpo delle donne coperte da un "abaya", lungo abito nero, e il capo da un velo.