Archivio Genchi. Indagato per abuso d’ufficio e violazione della privacy
04 Febbraio 2009
di redazione
L’ex consulente dell’ex pm De Magistris, Gioacchino Genchi, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma in relazione al presunto archivio da lui raccolto fatto di tabulati telefonici. Le ipotesi di reato sono Abuso d’ufficio e violazione della privacy in relazione al trattamento illecito dei dati personali.
La decisione di iscrivere Genchi nel registro degli indagati è stata presa oggi dal procuratore Giovanni Ferrara e dagli aggiunti Nello Rossi e Achille Toro sulla base dell’esame svolto dai carabinieri del Ros che collaborano all’inchiesta relativa a 570 mila numeri telefonici che gli investigatori hanno ricavato da un esame di una prima parte delle carte acquisite.
Molte di queste carte sono ancora da "studiare" e comunque tutto il materiale fa riferimento alle indagini Why Not e Poseidone. Nel carteggio che i giudici di Catanzaro hanno inviato ai colleghi della capitale ritenendo la loro competenza ci sono anche numerosi tabulati che fanno riferimento a parlamentari e a funzionari dei servizi. Tra le informazioni in possesso del consulente, oltre a tabulati di politici, imprenditori, funzionari, vi sarebbero anche esponenti di servizi di sicurezza. Il loro esame sarà completato dai Ros che poi faranno rapporto alla Procura di Roma.
La Procura di Roma, inoltre, trasmetterà al Copasir copia degli atti al vaglio di piazzale Clodio come richiesto dallo stesso presidente Francesco Rutelli che nei giorni scorsi ha ascoltato a palazzo San Macuto l’ex pm De Magistris e lo stesso Genchi.
L’ipotesi di abuso di ufficio è conseguente al fatto che Genchi come consulente del pubblico ministero di Catanzaro nel momento in cui allestì il suo archivio rivestiva la carica di pubblico ufficiale. Sempre in questa veste oltre che acquisire le indicazioni ha anche trattato, secondo l’ipotesi di reato, illecitamente, i dati personali delle persone il cui archivio fa riferimento.