Arcivescovo inglese: “zone proibite per non musulmani”
06 Gennaio 2008
di redazione
Gli estremisti islamici hanno creato zone “off-limits” nelle loro comunità per i non musulmani in Gran Bretagna, lo ha annunciato oggi uno dei più importanti arcivescovi della chiesa d’Inghilterra.
Michael Nazir-Ali, arcivescovo di Rochester, ha dichiarato ieri che, le persone di una razza o di una fede diversa da quella dei fondamentalisti islamici possono correre dei seri rischi per la loro incolumità se si trovano a vivere in un zona dove i precetti musulmani vengono osservati strettamente.
“In meno di 50 anni -ha scritto Nazir-Ali sul Sunday Telegraph di ieri -la Gran Bretagna è passata dall’essere una società con una riconosciuta base fideistica cristiana all’essere invece una società alla quale i media fanno sempre più riferimento come “multi-religiosa”.
“C’è stata una risurrezione mondiale dell’ideologia dell’estremismo islamico -continua l’articolo dell’arcivescovo – uno dei risultati di ciò è stato l’ulteriore alienamento della gioventù dalla nazione nella quale è cresciuta oltre alla trasformazione di comunità già di per sé separate dal resto del paese in aree proibite in cui l’aderenza alla loro ideologia è diventata un marchio di accettabilità”.
L’allarme dell’arcivescovo inglese è solo uno dei tanti segni di come l’Inghilterra sia cambiata da quando masse di immigrati musulmani hanno in pratica conquistato la nazione, le bombe del 2005 -in cui gli attentatori suicidi erano giovani inglesi-musulmani- ne sono una prova preoccupante.