Ariel Castro si becca ergastolo. “Non le picchiavo, c’era armonia”
01 Agosto 2013
di redazione
Ariel Castro, il "mostro di Cleveland" è stato condannato all’ergastolo. Castro aveva segregato per 10 anni tre donne in casa sua. Dopo aver patteggiato l’ergastolo per non finire condannato a morte ha ripetuto "Non sono un assassino". Ha anche detto di non essere malato ma di avere una ossessione patologica per la pornografia. "Non ho mai picchiato mia moglie", ha detto. All’ergastolo, si sono aggiunti mille simbolici anni di prigione. Castro ha sostenuto di aver avuto rapporti consensuali con le sue vittime, "c’era molta armonia". Ha chiesto "scusa" alle donne e allo loro famiglie e ha raccontanto di essere stato lui stesso abusato da ragazzino. Michelle Knight, la 32 anni resa schiava da Castro, lo ha apostrofato così: "Ho passato 11 anni di inferno, ma il tuo inferno è appena iniziato, morirai un poco ogni giorno". Michelle e le altre donne sono riuscite a liberarsi scappando dal loro aguzzino.