Arresti nell’opposizione russa, tensioni con Ue
18 Maggio 2007
di redazione
Tensioni al vertice Russia-Ue in corso nella città di Samara dopo l’arresto da parte della polizia russa di alcuni esponenti dell’opposizione. All’aeroporto di Mosca sono stati fermati – oltre a vari giornalisti – Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi diventato uno dei più importanti avversari politici di Putin, Eduard Limov, fondatore del bandito Partito Nazionale bolscevico, e Lev Ponomaryov, leader di un’organizzazione per i diritti umani.
Gli arrestati erano tutti diretti a Samara, dove avrebbe dovuto tenersi una manifestazione.
Il commento di Angela Merkel – presidente di turno del Consiglio UE – non si è fatto attendere. Il cancelliere tedesco ha espresso preoccupazione in merito al fatto che “persone che lo desideravano, non sono potute partire per Samara per partecipare a un corteo”. Putin ha minimizzato attribuendo la responsabilità dell’episodio alle eccesive “misure preventive” messe in atto dalle forze di polizia e “non sempre giustificate”.
Questo scambio di battute arriva dopo quello già molto teso tra il leader russo e il Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso. Oggi, infatti, Putin ha accusato Lettonia e Estonia di violazioni “inaccettabili” dei diritti dei cittadini russi. Il commissario, da parte sua, ha replicato che “le difficoltà di Polonia, Estonia e Lituania nelle loro relazioni con la Russia sono problemi condivisi dall’intera Unione europea”.