Arriva la Dottrina Salvini e risolve i problemi del mondo

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Arriva la Dottrina Salvini e risolve i problemi del mondo

28 Giugno 2015

Tra ieri e oggi ha preso forma la Dottrina Salvini in politica estera: il segretario del Carroccio sta per partire diretto in Nigeria e Marocco dove andrà a “spiegare a quei popoli come aiutarli a stare bene nel loro Paese”. L’altro Matteo vuole “controllare le presenze e i luoghi di ritrovo islamici in Italia” per evitare attacchi terroristici sul suolo patrio, “ritirare le truppe della Nato dai confini della Russia, e dislocarle in Nord Africa e Medio Oriente”, ritirare pure “buona parte dei soldati in missione nel mondo” e il sempreverde “bloccare ogni sbarco sulle coste italiane e difendere i nostri confini”.

 

In attesa di capire quale sarà il nuovo piano Marshall della Lega per l’Africa, l’impressione è che un controllo soft ma efficace sulle mosche in Italia le nostre strutture della forza lo esercitino già senza bisogno di strombazzarlo ai quattro venti, che avrebbe precisamente l’effetto opposto a quello auspicato. Il ritiro delle truppe NATO dal blocco orientale? Che vuoi che sia se dopo Crimea e Ucraina toccherà alla Lituania e ai Paesi Baltici. Mica l’Europa conta qualcosa, la Padania certamente sì ai fini della Guerra Fredda 2.0.

 

Sulla NATO e il Nord Africa suggeriamo a Matteo di rivedere un attimo le dichiarazioni fatte dal segretario generale Stoltenberg lo scorso marzo, un incremento da 13 a 30mila uomini nelle forze di risposta dell’Alleanza (compreso un team di risposta rapida di 5mila uomini) impegnate anche in eventuali “missioni sud”. Purtroppo Salvini tante cose sull’Alleanza non può saperle, visto che fino a qualche anno fa il suo partito andava a stringere mani in Serbia, oggi Putin, ieri Milosevic, lasciando intendere che la pulizia etnica era propaganda NATO.

 

I tempi cambiano e i leader passano, e va bene. Su certi temi è meglio così. Ma vediamolo comunque all’azione il nuovo Carroccio del Nord Atlantico. Salvini infatti aggiunge che bisogna portare via i nostri soldati impegnati nelle missioni internazionali, per cui non è chiaro cosa re-dislocheremo se ci ritiriamo. Infine il blocco delle coste libiche e la difesa dei confini. A meno di non voler mettere gli scarponi in Libia (e la Lega ha detto di essere contro l’opzione militare) o di paventare soluzioni australiane (costo stimato per Camberra intorno a 1,5 punti di Pil, altro che Mare Nostrum), ci sembra che la Dottrina Salvini per la politica estera sia, come dire, un po’ traballante.

 

Non se la prenda Matteo se viene in mente Gigi La Trottola, l’eroe dei manga che chi è cresciuto negli anni Ottanta sicuramente ricorderà: un giovanotto dotato e pieno di belle speranze, anche simpatico, per carità, ma che aveva un unico grande difetto: l’altezza per Gigi, il fatto che pur di farsi notare deve continuamente esagerare per Matteo. Tutto questo contraddicendosi nel limitato spazio di un post su Facebook. Chapeau!