Arrivano i fondi Fas. Ora la Campania deve dimostrare di saperli sfruttare
05 Agosto 2011
Un miliardo e 200 milioni di euro. E’ questa la cifra che da ventiquattro ore sta scuotendo il cuore dell’economia campana. Si tratta della quota destinata alla regione Campania dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per l’attuazione del “Piano Sud” proposto dal Ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. Il Comitato ha infatti dato il via libera all’erogazione dei fondi Fas: dei nove miliardi stanziati, ben 7,4 andranno a beneficio delle regioni del Mezzogiorno.
Dopo tre anni di attesa, dunque, arriva la boccata di ossigeno che il Sud stava aspettando, nella convinzione che la crescita del Paese riparta anche e soprattutto dallo sviluppo del Meridione. Una strategia che punta tutto sul territorio: non a caso, le opere che verranno finanziate dal Cipe saranno per il 78% a carattere regionale ed interregionale, mentre il restante 22% saranno azioni di rilevanza nazionale.
Grazie a questa pioggia di euro le regioni del Sud potranno dunque avviare quelle che Tremonti stesso non ha esitato a definire “opere importanti per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno”. Per la Campania questa iniezione di fondi potrebbe rappresentare la svolta. Schiacciata dalla crisi delle piccole e medie imprese e abbattuta dal peso della disoccupazione e di tonnellate di spazzatura, l’economia della terra di Parthenope non può permettersi di perdere, adesso, questa occasione di rinascita.
Le opere da realizzare per il rilancio di Napoli e provincia sono dodici. Tra gli interventi di maggiore importanza c’è il completamento della linea 1 della metropolitana, in particolare 300 milioni serviranno a terminare la tratta Capodichino-Centro Direzionale, altri 58 milioni serviranno, invece, per realizzare il collegamento tra l’aeroporto e Piscinola chiudendo il percorso metropolitano del metrò dell’arte che consentirà di muoversi agilmente tra il centro e la periferia.
E non mancano gli interventi al sistema stradale. In primis, il potenziamento della linea Napoli-Torre del Greco-Sorrento della Circumvesuviana, poi il completamento della bretella tra Cumana e Circumflegrea della Sepsa. Ben 120 milioni saranno destinati all’interramento della Circumvesuviana tra Saviano e Nola. Altri 100 milioni per l’autostrada A1 Benevento-Caserta-Caianiello-Grazzanise; oltre 200 milioni per la Lioni-Grottaminarda e per il completamento del collegamento della Salerno-Caserta con la Salerno-Napoli.
Ma non finisce qui. Gli interventi riguarderanno anche il raccordo Salerno-Avellino, che verrà potenziato (123 milioni), ed il collegamento tra la tangenziale di Napoli, il porto di Pozzuoli e la nuova base Nato di Giugliano (circa 73 milioni). Fuori dalla quota regionale si provvederà poi alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Napoli e Bari e all’adeguamento della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Giustamente soddisfatto, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, si rallegra del buon lavoro svolto “con il ministro Fitto e i presidenti delle altre Regioni meridionali, in pieno accordo con il presidente Berlusconi e l’intero Governo”. Caldoro conferma, dunque, che “il Piano Sud è partito”. La speranza è che finalmente abbia imboccato la via concreta della realizzazione.