Arte. Il Louvre restaura la Venere di Milo: scoperto biglietto nascosto nel seno
07 Luglio 2010
di redazione
Insieme ad altri pezzi forti del Louvre di Parigi, come la Gioconda e la Nike di Samotracia, la Venere di Milo è stata sottoposta nei mesi scorsi ad un intervento di restauro.
L’opera ha ora ritrovato la grande sala del dipartimento di antichità greche dove è rimasta esposta dal 1848 al 1934, ma con una curiosità in più da offrire ai suoi ammiratori: durante il restauro, che si è svolto tra il novembre 2009 e lo scorso aprile, è stata scoperta la presenza di un foglietto, rimasto nascosto per anni e all’insaputa degli stessi sovrintendenti del museo, sotto il seno destro della statua che rappresenta la dea Afrodite.
Il biglietto rivela un intervento avvenuto nel 1936 e non repertoriato. La statua della Venere, scoperta a Milo, nelle Cicladi, nel 1820, acquisita poi alla Francia nel 1821, ha ritrovato ora il suo originale candore dopo un lavoro di pulizia affidato alla restauratrice Anna Martinotta. "Nel corso degli anni la Venere di Milo era diventata sempre più marrone", ha spiegato Jean-Luc Martinez, direttore del Dipartimento delle antichità greche. In particolare sulla statua erano rimaste macchie d’olio e di sapone, oltre che tracce di gesso utilizzato il secolo scorso per fare un calco della statua. La polvere si era incollata a questi prodotti nel corso del tempo.
Da una radiografia ai raggi gamma è emerso che nel 1821 la Venere era stata preparata per accogliere un braccio rifatto in marmo, al quale poi il Louvre rinunciò, contro il parere dello scultore Lange, all’epoca responsabile del restauro. Il Louvre ha deciso, per rispettare la "storia"della Venere e del suo restauro, di conservare il naso ricostruito, mentre non è stato applicato il piede mancante che, ricostruito in stucco da Lange, probabilmente era stato asportato nell’intervento del 1936.
Tutta la museografia delle sale del Louvre dedicate alle antichità greche è stata riorganizzata. Il riordino dell’arte greca nel museo parigino era iniziato nel 1997 proprio con lo scopo di rendere più accessibile e di valorizzare la Venere di Milo per i 6 milioni di visitatori che vanno a vederla ogni anno.
La statua era stata spostata l’ultima volta nel 1964, quando l’allora ministro della Cultura, Andrè Malraux, propose di esporla in Giappone. Prima di muoverla di nuovo ora, la prima volta da allora, la solidità della struttura è stata verificata e la statua è risultata molto fragile, soprattutto nella parte superiore (testa, spalle, schiena), probabilmente perché è stata a lungo esposta all’aperto.