Articolo 18, Napolitano non firma legge sulla riforma delle norme del diritto
31 Marzo 2010
di redazione
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha riviato alle Camere la legge che riforma alcune parti del diritto del lavoro, tra cui l’articolo 18, che regola le procedure di licenziamento.
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – si legge nella nota del Quirinale – ha chiesto alle Camere, a norma dell’art. 74, primo comma, della Costituzione, una nuova deliberazione in ordine alla legge: Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione degli enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonchè misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro".
"Il Capo dello Stato – prosegue la nota – è stato indotto a tale decisione dalla estrema eterogeneità della legge e in particolare dalla complessità e problematicità di alcune disposizioni – con specifico riguardo agli articoli 31 e 20 – che disciplinano temi, attinenti alla tutela del lavoro, di indubbia delicatezza sul piano sociale. Ha perciò ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento da parte delle Camere, affinchè gli apprezzabili intenti riformatori che traspaiono dal provvedimento possano realizzarsi nel quadro di precise garanzie e di un più chiaro e definito equilibrio tra legislazione, contrattazione collettiva e contratto individuale".