Assad bombarda  Qusayr, gli Hezbollah si sacrificano a decine

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Assad bombarda Qusayr, gli Hezbollah si sacrificano a decine

20 Maggio 2013

Le forze lealiste che ubbidiscono al presidente Bashar al-Assad hanno riconquistato Qusayr, la "stalingrado" nella Siria centrale, perdendo decine di militanti di Hezbollah durante l’attacco. E’ ormai evidente che la milizia sciita libanese finanziata dalla Repubblica Islamica dell’Iran sta sostenendo militarmente il regime degli Assad. E Israele, per bocca del premier Netanyahu, si dice pronta a ogni scenario minacciando nuovi raid contro le postazioni di Hezbollah in Siria. Per tutta risposta, la Siria schiera le sue batterie antimissile puntandole contro Tel Aviv.

Intanto gli scontri si susseguono in tutta la Siria, tra bombe, granate, ceccchini, e nel ginepraio religioso della Siria divisa tra la maggioranza sunnita, gli sciiti e gli alawiti al potere. La riconquista di Qusayr è un punto a favore di Assad, che da qui può controllare gli sbocchi sul Mediterraneo, ricollegare Damasco al Libano e aspettare rinforzi dall’Hezbollah. Oggi alcuni soldati libanesi al confine sono dovuti intervenire e la paura che il conflitto si allarghi ai Paesi limitrofi come appunto il Libano: si contano già una quarantina di vittime a Tripoli nel nord del Paese dei Cedri. Cannoneggiamenti di artiglieria pesante dell’esercito siriano e colpi di mortaio dell’Hezbollah fanno spazio ai lealisti e il bagno di sangue potrebbe arrivare con l’operazione di terra successiva ai bombardamenti.

L’opposizione siriana intanto passa da un vertice all’altro, da Madrid ad Istanbul, cercando di spronare la comunità internazionale che continua a mostrarsi indifferente verso il dramma della Siria. Mosca fa sapere di voler invitare anche i mullah di Teheran alla prossima Conferenza internazionale sulla Siria, lo ha detto il ministro degli esteri russo Lavrov in una intervista alla Rossiskaya Gazeta, aggiungendo di aver condiviso già questo desiderio con l’americano Kerry. L’Iran parteciperebbe alla conferenza come Paese di quel "anello esterno" che circondano la Siria e può contenere il diffondersi del conflitto, ma Assad ha fatto sapere di essere "scettico" sulla iniziativa di pace. Assad ha anche detto di non avere informazioni su Domenico Quirico, il giornalista della Stampa scomparso in Siria da più di un mese.