Assange: la guerra in Libia l’ha voluta Hillary Clinton

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Assange: la guerra in Libia l’ha voluta Hillary Clinton

05 Novembre 2016

L’Fbi ha dimostrato, più che mai in questi giorni, che nessuno è intoccabile. Parola di Assange. Assange e Pilger, in una intervista rilasciatada una emittente russa, hanno conversato a lungo presso l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove il primo è rifugiato dal 2012. Assange ha smetito che Mosca sia la fonte delle mail diffuse da Wikileaks.

Nell’intervista Assange sottolinea che la nuova inchiesta del ‘bureau’ su Hillary Clinton è la risposta alla resistenza opposta dall’ex segretaria di Stato alla precedente inchiesta sull’uso del suo server privato. Assange ha denunciato il ‘filo rosso’ che corre lungo tutte le mail di Hillary pubblicate dal sito che ha fondato, quello che viene chiamato il ‘pay to play’: accesso in cambio di soldi per stati, individui e corporation. Per Assange è l’elemento che, insieme, alla copertura delle mail quando era segretario di Stato, ha creato le condizioni per indagare su di lei. Lo stesso Barack Obama, dice Assange, è stato “molto vicino agli interessi delle banche” nella sua prima campagna elettorale nel 2008.

“Hillary ha provocato la reazione dell’Fbi, che sta venendo alla luce ora, quando ha costruito i ‘federali’ che cercavano di investigare il suo server privato“, ha affermato Assange, sottolineando che “l’Fbi cerca sempre di dimostrare che ‘nessuno ci può resistere'”, ma con la resistenza opposta da Hillary ha provocato “rabbia all’interno del bureau, perché ha fatto apparire l’Fbi debole”.

Secondo Assange, inoltre, “la Libia è stata la guerra di Hillary Clinton, più che di qualunque altro. Barack Obama all’inizio si opponeva. Chi era che la sosteneva? Hillary Clinton. E’ documentato dalle mail”.  A motivarla “non era il petrolio a basso prezzo. Percepiva la destituzione di Gheddafi e il rovesciamento del suo governo come un elemento da usare per le elezioni da presidente. Alla fine del 2011 è stato prodotto un documento interno per Hillary Clinton chiamato ‘Libya Tick Tock’ che è una descrizione cronologica di come Hillary Clinton sia stata la figura centrale della distruzione dello stato libico“. Assange parla di Hillary come di “una persona divorata dalle sue ambizioni, tormentata letteralmente al punto da ammalarsene”.

Il sito WikiLeaks venerdì ha pubblicato la ventinovesima parte della corrispondenza riservata del presidente della campagna elettorale di Clinton, John Podestà. Con quest’ultima pubblicazione sono ora disponibili alla lettura pubblica più di 47mila mail di circa 50 mila totali.