Assange lancia l’allarme: “Non faranno vincere Trump, poteri forti con Clinton. Su Russia e Wikileaks isteria maccartista”

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Assange lancia l’allarme: “Non faranno vincere Trump, poteri forti con Clinton. Su Russia e Wikileaks isteria maccartista”

04 Novembre 2016

“Non lasceranno vincere Donald Trump. Perché lo dico? Perché ha tutto il potere dell’establishment contro”, lo ha detto Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, alla emittente russa RT. “Le banche, i servizi di intelligence, le aziende di armi, il capitale straniero, sono tutti uniti dietro a Hillary Clinton”, ha continuato Assange, secondo il quale anche “i mezzi di comunicazione” sostengono ormai apertamente la vittoria della candidata democratica, “sia i proprietari dei media, sia gli stessi giornalisti”. 

Il fondatore di Wikileaks ha aggiunto che non c’è il Cremlino dietro gli attacchi informatici che hanno permesso la pubblicazione delle email di Clinton. La Clinton “ha dichiarato, in modo falso, in numerose occasioni, che 17 agenzie statunitensi considerano la Russia la nostra fonte. Questo è falso”. Assange accusa quindi l’ex segretario di Stato di Obama e i suoi consiglieri di “proiettare un’isteria neo-maccartista sostenendo che che la Russia sia responsabile di tutto”.

Negli ultimi mesi WikiLeaks ha pubblicato decine di migliaia di email della Clinton provenienti da un server privato che la candidata democratica utilizzò quando era a capo del dipartimento di Stato. Wikileaks ha pubblicato anche la corrispondenza confidenziale di John Podesta, capo della campagna elettorale della Clinton, che, tra le altre cose, avrebbe messo in guardia Hillary dal non usare la sua posta elettronica per parlare di questioni relative alla sicurezza nazionale. Wikileaks ha anche divulgato oltre 20mila email inviate e ricevute dai membri del Comitato nazionale democratico da cui emerge un atteggiamento sprezzante della direzione del partito nei confronti di Bernie Sanders, sfidante di Clinton nella primarie del partito.

Fin dall’inizio Clinton e il suo entourage hanno accusato la Russia di aver piratato gli account di posta, con l’obiettivo di favorire WikiLeaks e sostenere Trump. Putin però ha sempre smentito le accuse, dicendo alla Clinton di voler “deviare l’attenzione” dal contenuto dei messaggi e dai “problemi reali” degli Usa. “L’America è per caso una repubblica delle banane? Come può la Russia influenzare la scelta del popolo americano?”, si chiede Assange nella intervista. Julian Assange vive dal 2012 nella ambasciata dell’Ecuador a Londra. Nelle ultime settimane, più volte si sono rincorse voci sul fatto che la sua vita sia in pericolo.