Assunzioni, continuano a crollare. E’ finito l’effetto sgravi

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Assunzioni, continuano a crollare. E’ finito l’effetto sgravi

18 Aprile 2016

Prosegue l’emorragia di assunzioni. Quando a inizio anno si sono di colpo ridotti i vantaggi fiscali dei nuovi contratti, facendo invertire la dinamica al mercato del lavoro al di là dei benefici indotti dal Job Act, le assunzioni nel mercato del lavoro hanno avuto un calo rilevante per i contratti a tempo indeterminato.  Secondo l’Osservatorio INPS sul precariato, le assunzioni a febbraio sono risultate 341 mila, con un calo del 12% (-48 mila) rispetto al 2015. A gennaio il calo era risultato del 17%. Questo rallentamento ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato, che sono crollati del 33% (–46 mila) rispetto all’anno scorso (a gennaio la contrazione sul corrispondente mese 2015 era stata pari a -34%). 

Per i contratti a tempo determinato sono state registrate 231 mila assunzioni, una dimensione del tutto analoga a quella degli anni precedenti (-1% sia sul febbraio 2015 sia sul febbraio 2014). Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state quasi 15 mila (-3%), e anche per il flusso di trasformazioni a tempo indeterminato si registra una forte contrazione (-50%).  I flussi di rapporti di lavoro “nei primi due mesi del 2016 risentono dell’effetto anticipo legato al fatto che dicembre 2015 era l’ultimo mese per usufruire dell’esonero contributivo triennale. 

E l’Inps aggiunge, con la legge di stabilità 2016 “è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio”.