Assurdo il segreto sul voto alla maturità
21 Luglio 2008
di redazione
Caro Paolo,
ho iniziato solo ora riflettere sulla legge che vieta la pubblicazione dei voti dell’esame di maturità. Me l’avevi accennato durante gli esami e la mia testa era altrove . Adesso c’ho pensato e la cosa mi fa veramente incazzare,, Assurdo,,, sfoglio i giornali locali e accanto ai “ maturati” non c’è un voto che uno, a distinguere almeno qui, coloro che la scuola l’hanno presa come una cosa seria, hanno speso ore di studio e sacrificato ore di divertimento da coloro che la scuola invece l’hanno presa come uno dei tanti obblighi di questa società, da passare con il minor sforzo possibile. Un mario rossi apparirà accanto ad un franco bianchi qualsiasi che con lui oltre alla classe non ha condiviso niente, e a separarli un semplice spazio bianco, una virgola, che niente dicono sul loro iter. Ancora una volta mi sembra di intravedere un tentativo di livellamento generale e soprattutto attitudinale . Boh, non ho parole, sembra che si ha paura a far vedere chi abbia preso di più di un altro, come se ciò fosse discriminante,, (magari lo fosse) per quello che risulterebbe inferiore all’altro agli occhi del lettore;,, stiamo scherzando?? Con la scuola d’oggi , in cui la meritocrazia oramai è solo una parola che discrimina come razzista chi la pronuncia, non si guarda neanche all’impegno, figuriamoci ai dislivelli di q.i, che discriminazione si rischia di fare,,, ??? la privacy.. chi ha il sessanta politico teme di essere deriso ? al limite, da come stanno le cose, mi aspetterei una pacca sulla spalla e complimenti vivissimi per avercela fatta anche sta volta con il minimo sforzo per i somari che nonostante tutto ce l’hanno fatta,,, a questo punto per me si vuole nascondere il modus operandi ridicolo della scuola , altrimenti non si spiegherebbe questa legge,,, così infatti si nasconde come tante persone ,casualmente, flottano fra sessanta sessantacinque, o come studenti possano da un giorno all’altro passare, da un sei di media ad un ottanta all’esame,, i crediti non contano niente,, la differenza in termini di centesimi di voto all’esame dei crediti fra uno studente con otto o più di media e uno con sei ,è ben al di sotto di dieci punti,, e sei sette punti all’esame ,, lo sappiamo tutti si guadagnano solamente con un compagno decente e coglione che fa copiare, vicino, agli scritti,,
non so che dire,, un altro gradino sceso in basso per la nostra istruzione,, oramai l’Uganda ci ha superato,,, almeno li un pò di selezione c’è… più darwiniana che scolastica,,comunque c’è…
caro anonimo,
a me sembra che andiamo più o meno a dire le stesse cose, cercherò di riprendere i punti trattati
– Primo punto:, ribadisco : a non frenare la gente da questo uso per me c’è un insoddisfazione di fondo, che si può anche manifestare nella noia, senza scomodare Schopenhauer e Leopardi, che si rivela una delle cause principali per me dell’uso. Noia, che a mio parere deriva da un’intettitudine, abulia verso il lavoro per qualcosa che ti piace veramente , per un obiettivo . Ecco che tu infatti noti: beh non sono tutti depressi quelli che ne fanno uso. Ok, ma non sono neanche così sereni e soddisfatti della propria esistenza, altrimenti perché se uno è felice e contento dovrebbe accettare solamente il rischio di entrare in un circolo vizioso del genere con tutte le conseguenze, che non possono non conoscere , che ne derivano? Non si può essere così imbecilli,,Ecco quindi che concordo con te sul fatto che tutti siamo più o meno nella stessa situazione,,, e quindi non giustifico coloro che si drogano perché più insoddisfatti di altri,, dico che per me tutti ci potrebbero cadere,, nonostante credo che ci siano comunque tante persone felici e che non hanno nessuna voglia di rischiare di cambiare le carte in tavola,,, e tante che non sono così felici da rifiutare qualcosa che li farebbe sentire meglio,, ed è per questo che influisce la famiglia,, te mi dici : ma anche nelle migliori famiglie succedono ste cose,,, mi dispiace ma non sono d’accordo, dipende da cosa intendi per migliori famiglie,, se intendi quelle con i soldi,, o con i genitori impeccabili io intendo quelle che seguono o ci provano almeno a seguire le tappe della crescita dei propri figli,.., cercando di trasmettere loro qualcosa e da quelle situazioni, difficilmente escono così tanti “drogati”,, riguardo le sanzioni amministrative,,, io facevo riferimento al carcere vero e proprio…
Ora passiamo al nodo, per quanto fino a qui ho intravisto comunità di vedute, nella “soluzione” siamo piuttosto distanti: alla mia, piuttosto, dirigista rispondi con una basata sulla responsabilizzazione. Ripeto, la tua è quella “civile”, attuale e attuabile, ma mi sembra comunque che aggiri il problema, appunto perché tu riconosci come tale ( problema ) gli effetti che ricadono sugli altri dell’uso, io l’uso stesso. Concordo quindi pienamente con le tue proposte ma quelle comunque sono “post actione” , prevenire è difficile ma preferirei provarci,, perché per essere fermato in stato d’ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti ,devi avere guidato in questa condizione almeno per un po’.. e così via… perché ribadisco i drogati irrecuperabili, in quanto tali risentirebbero di meno dell’ipotetico cambio d’aria della posizione dello stato, ma l’ eventuale divieto totale con prevista detenzione ( ricordo che è un ipotesi.. già mi immagino le accuse di clerofascismo,, ) per me farebbe riflettere i consumatori saltuari che per me sono i più numerosi. Che ne pensi?