At&t si prende Time Warner per 85,4 miliardi

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At&t si prende Time Warner per 85,4 miliardi

24 Ottobre 2016

Mega operazione nel mercato delle telecomunicazioni Usa. Il gigante At&t ha acquistato Time Warner e l’operazione rappresenta un vero colpaccio nella convergenza tra media, comunicazione e Internet. Innanzitutto per il suo valore economico, visto che Time Warner ha una capitalizzazione di mercato di 71 miliardi di dollari, mentre At&t capitalizza ben 231 miliardi. L’operazione, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, dovrebbe valere circa 100 miliardi, compreso il debito di Time Warner, da pagare in parte cash e in parte in azioni. AT&T si è impegnata a pagare 107,50 dollari ogni azioni di Time Warner anche se il pagamento sarà fatto metà in contanti e metà con azioni. Il corrispettivo che AT&T pagherà sarà, comunque, il 20% superiore rispetto alla quotazione di Time Warner lo scorso venerdì. Trattasi della più grande operazione finanziaria del 2016. L’operazione ha un valore di ben 85,4 miliardi di dollari.

Bloomberg ha svelato i primi incontri avvenuti tra i vertici dei due gruppi e successivamente il Wall Street Journal ha ipotizzato l’imminente completamento di un merger in contanti e azioni. Le società si sono, inizialmente, trincerate dietro un “no comment”. Ora la compravendita è storia. 

Il deal ha unito il portafoglio di servizi wireless, banda larga e tv satellitare di At&t con l’impero dell’intrattenimento di Time Warner, che include reti via cavo come Tnt, Tbs, la Cnn, l’ambito canale premium HBO e i film e gli studi televisivi della Warner Bros. Per intenderci, l’intera galassia di notiziari, serie tv, cartoni animati, intrattenimento e anche sport, con l’esclusiva per l’Nba che sta per iniziare.

Il nuovo piatto, ancora più ricco, andrà a contrastare la crescente concorrenza dello streaming, col boom dei vari Netflix, Hulu, Amazon Prime, o degli stessi social network come Facebook hanno ulteriormente disintermediato la tv via cavo o via satellite, comprimendo i margini degli operatori, perché garantiscono l’accesso ad alcuni contenuti direttamente sulla loro piattaforma.