Attacco sventato a Soru, riserbo su nomi arrestati

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Attacco sventato a Soru, riserbo su nomi arrestati

14 Gennaio 2008

Ancora 
segreti i nomi dei due arrestati sabato  con l’accusa di essere pronti a compiere
un attentato incendiario contro la residenza del governatore sardo Renato Soru (nella foto).

I due (incensurati) sarebbero legati alle frange più estreme e violente dei supporter del Cagliari.

La decisione relativa all’anonimato dei due sarebbe stata presa dal pubblico ministero
Danilo Tronci per consentire alla Squadra Mobile della Questura
di Cagliari di completare, senza rischi di tentativi di
inquinamento, la raccolta degli elementi di prova a carico degli
arrestati e di eventuali complici nella preparazione del raid
incendiario, sventato grazie ad una segnalazione anonima al 113.

Le indagini sulla vicenda sono strettamente legate a quelle
della guerriglia urbana di venerdì notte, con l’assalto alla
residenza privata di Soru, davanti alla Basilica di Bonaria, che
ha trasformato la protesta contro l’arrivo dei rifiuti campani
in Sardegna in teppismo della peggior specie, finora confinato a
Cagliari nelle aree intorno allo stadio.

All’esame degli
investigatori di Mobile e Digos ci sono anche ore di filmati
realizzati dalla polizia scientifica, dalle televisioni oltre ai
videoclip messi in rete sul sito Youtube.

Tra il materiale che dovrà
essere raccolto dagli investigatori vi sono anche i tabulati
telefonici che documenterebbero il traffico di sms che avrebbe
coordinato le azioni teppistiche. La speranza è che dai tabulati possa emergere il “regista”
degli incidenti, a conferma del teorema del questore di
Cagliari, Giacomo Deiana, che ad agire siano stati “teppisti
pagati per fare danni”.

Sui videoclip apparsi su Youtube vi
sarebbe, invece, la traccia audio di indicazioni fornite ai
teppisti sulle postazioni occupate dai poliziotti che lanciavano
i lacrimogeni e “ordini” per azioni di contrasto.