Attentato a Kabul, muore militare italiano

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Attentato a Kabul, muore militare italiano

24 Novembre 2007

Un kamikaze si è fatto saltare in aria durante la cerimonia dell’inaugurazione di un ponte non lontano da Kabul, uccidendo nove civili – tra i quali quattro bambini – e un militare italiano, il maresciallo capo dell’esercito Daniele Paladini.
Almeno dodici i feriti, compresi altri tre militari italiani. “La strada da percorrere per riportare la fratellanza e l’ordine in quelle terre tormentate è ancora lunga” ha commentato il presidente del Consiglio Romano Prodi. I bimbi morti stavano uscendo da una scuola nelle vicinanze, quando sono stati investiti dall’esplosione, come ha riferito ad Apcom il portavoce del ministero dell’Interno afgano, Zemery Bashary. Teatro dell’attacco, la valle di Pagman, 15 chilometri circa a ovest di Kabul. L’esplosione, hanno riferito dal contingente italiano Nato-Isaf è avvenuta, precisamente, alle 9.52 ora locale (le 6.22 in Italia). L’attentatore suicida è arrivato a piedi ed è stato visto salire dal greto di un fiume. Sono stati gli stessi militari italiani, preposti alla sicurezza della cerimonia, a “individuare e bloccare” l’attentatore, ha spiegato in un comunicato il portavoce del contingente, colonnello Lorenzo Falferi. La loro reazione, ha riferito, ha impedito che l’uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell’attentato. Per quanto riguarda le condizioni dei tre feriti italiani, non desterebbero particolare preoccupazione. Sono il capitano Salvatore Di Bartolo, il capitano Stefano Ferrari, il caporale maggiore scelto Andrea Bariani. Hanno lievi ferite al volto, alle gambe e al braccio. Tutti, comunque, sono stati evacuati dalla zona dell’attentato in elicottero. Non appena saputo dell’attacco, il ministro della Difesa Arturo Parisi ha avvertito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Romano Prodi. Parisi ha immediatamente espresso “profondo cordoglio” per le vittime civili afgane, dicendosi “particolarmente toccato dalla presenza di bambini fra le vittime, e vicino alle famiglie dei civili che hanno perso la vita”. Subito dopo la notizia della morte del militare italiano, è arrivato un comunicato del premier, a nome di tutto il governo. “L’eroico sacrificio del maresciallo capo Daniele Paladini, caduto in Afghanistan per impedire che il gesto ignobile di un kamikaze provocasse danni ancora più gravi tra la popolazione civile è in questo momento il mio pensiero più forte e doloroso – ha affermato Prodi – A nome mio e di tutto il governo rivolgo ai familiari vicinanza e partecipazione. La strage di oggi unisce il sangue di vittime innocenti e di seminatori di pace, nella consapevolezza che la strada da percorrere per riportare la fratellanza e l’ordine in quelle terre tormentate è ancora lunga. Sono vicino anche agli altri militari feriti, ai loro familiari e a quelli dei bambini morti in un giorno di festa che l’odio, ancora una volta, ha voluto trasformare in lutto”. Fonti della Difesa hanno fatto notare che, a differenza dei precedenti attacchi subiti dai militari italiani, questa volta la follia omicida ha colpito “indiscriminatamente” durante la cerimonia di inaugurazione di un ponte, dopo che quindi il contingente aveva contribuito alla realizzazione di un’opera per i civili, e non al passaggio di un convoglio militare come avviene di solito.