Attentato a Obama con raggi X, la mezza bufala dell’Fbi
20 Giugno 2013
Albany, Usa. L’Fbi ha arrestato due uomini, il 49enne Glendon Scott Crawford e il 54enne Eric J. Feight, accusandoli di aver architettato negli ultimi mesi un piano per assassinare il presidente Barack Obama con un dispositivo a raggi X capace di colpire in remoto con radiazioni mortali il commander in chief a distanza. I due avrebbero messo a punto il dispositivo in un camioncino e secondo gli esperti del Burau si tratterebbe di un congegno "funzionante e letale".
Crawford, un mattoide con un passato nel Ku Klux Klan da cui era stato (addirittura) allontanato, avrebbe detto in giro che voleva colpire una "figura politica" oppure una organizzazione islamica. Così la "figura politica" è stata identificata nel Presidente Obama che, sempre secondo Crawford, con le sue politiche avrebbe causato l’attentato alla maratona di Boston. Crawford era finito nel mirino dei Federali quando, l’estate scorsa, era entrato in una sinagoga dicendo che grazie alla sua tecnologia avrebbe ucciso i "nemici di Israele mentre dormono". I rabbini avevano allertato la polizia che aveva cominciato a tenere sotto controllo l’uomo, i suoi spostamenti e i suoi collegamenti.
Ora i giudici hanno sbattuto Crawford in galera dove probabilmente resterà per un altro po’ se dovesse essere riconosciuto colpevole di cospirazione e terrorismo, ma viene fuori che l’operazione per prevenire l’attentato sarebbe stata possibile anche grazie a Prims, il contestato programma di intercettazioni e spionaggio informatico operato dalla Nsa d’accordo con la presidenza e il Congresso. Peccato però che alcuni scienziati intervistati dalla stampa Usa abbiano definito praticamente ridicola la possibilità di usare un congegno in grado di sparare raggi X mortali a lunga distanza.
Secondo gli esperti, infatti, solo una lunga esposizione a questo tipo di radiazioni e a una distanza ravvicinata potrebbe provocare pericoli del genere e viene da chiedersi se a patirne le conseguenze non saranno proprio i due complottardi. Il dottor Frederic Mis, della Università di Rochester, l’ha definito "un fumetto". Una mezza bufala, insomma, che nonostante i rischi e confermando che Obama non deve dormire sonni tranquilli fa venire il sospetto che sia servita a legittimare altro.