Augello, tutto quello che avreste voluto sapere sulla commissione banche
23 Dicembre 2017
Andrea Augello, senatore di “Idea”, è l’uomo del giorno. Le luci della Commissione di indagine sulle banche non sono ancora del tutto spente (manca la relazione – o le relazioni, se ce ne saranno più d’una – con cui si concludono i lavori), ma l’effetto devastante che ha avuto sul Pd, e in particolare su Maria Elena Boschi, è ormai un fatto evidente a tutti. Non è però l’unico effetto dei lavori della Commissione, in cui le rivelazioni sono state numerose, e non hanno riguardato solo l’ossessivo attivismo, un po’ pedestre e soprattutto inefficace, del governo Renzi e di vari membri del giglio magico su Banca Etruria. Chi ha seguito in video i lavori della Commissione ha imparato a riconoscere la voce di Andrea Augello: sue sono state tutte le domande che hanno aperto spiragli di verità, spesso imbarazzanti, sul sistema banche, sui buchi nella vigilanza, sull’inspiegabile rifiuto del governo nel varare un provvedimento che avrebbe fornito una bella boccata di ossigeno alle banche italiane in crisi, sulle altrettanto inspiegabili reticenze del procuratore di Arezzo Rossi (quello che “annuiva”); sempre sua è la lettera al presidente Casini che ha fatto precipitosamente tornare la memoria alla Boschi sugli incontri con Panetta, sua la domanda che ha portato alla presa di distanza del ministro Padoan nei confronti della Boschi, sua la richiesta di audire Ghizzoni, e potremmo andare avanti. Impossibile non citare il titolo di un articolo del Fatto quotidiano, in cui si parla di Augello come dell’uomo “che mostra ai 5stelle come si usa l’apriscatole”. E’ a lui, quindi, che, in questo video, chiediamo di fare un bilancio sulla commissione, e su quello che è veramente emerso dai suoi lavori.
(intervista a cura di Carlo Mascio)