Australia, pronti 195miliardi per armamenti in difesa dell’espansione asiatica
25 Febbraio 2016
di redazione
Le forze militari dei paesi asiatici, sempre più all’avanguardia, hanno messo in stato di allerta l’Australia. Con una forte spinta agli armamenti e al personale di difesa, saranno pronti a difendere cielo, mare e terra.
Una spesa di 195 miliardi di dollari, e un aumento di personale militare fino a 62400 uomini, questi i numeri previsti. Le fonti sostengono sia il più alto livello in un quarto di secolo. Il "Libro Bianco 2016" sulla Difesa, presentato proprio in queste ore, illustra un chiaro piano di rafforzamento. Descrive un quadro in cui l’Australia ha bisogno di aumentare "la capacità e l’agilità" delle sue forse per affrontare la crescente potenza dei paesi asiatici, che si fa maggiormente pericolosa a fronte, anche, della tensione strategica che si aggrava sempre più tra Cina e USA.
L’Australia continuerà però a coordinare l’impegno militare proprio con gli Stati Uniti. E il primo ministro Malcom Turnbull nel presentare il documento ha dichiarato che il governo sarà impegnato in un "significativo aumento di spesa" a causa anche delle nuove minacce del cambiamento climatico e del terrorismo. Nel piano si legge che saranno ben 12 i sottomarini acquistati del valore di oltre 50 miliardi di dollari entro il 2057. Per la Marina è previsto l’acquisto di nove fregate anti-sottomarino e 12 navi da pattugliamento.
Due flotte di droni e 75 super caccia bombardieri Joint Strike Fighters (acquistati dagli USA) spetteranno all’aeronautica. L’esercito avrà a disposizione droni armati, veicoli protetti per il trasporto di truppe, elicotteri per le forze speciali e un sistema di razzi di lungo raggio.