Austria: No muro al Brennero, ma la barriera sarà 250 metri

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Austria: No muro al Brennero, ma la barriera sarà 250 metri

11 Aprile 2016

L’Austria avvia al Brennero i lavori per una ‘barriera’ anti-migranti. La struttura avrà una lunghezza di 250 metri, estesa alla autostrada e alla strada statale. Saranno smontati i guardrail e verrà modificata la segnaletica stradale. I controlli del traffico leggero e pesante saranno effettuati in un parcheggio a nord del confine. Nei prossimi giorni verrà anche allestito un centro di registrazione. “I provvedimenti al Brennero non prevedono un muro oppure filo spinato”, ha detto il presidente dell’Austria, Heinz Fischer, negando che il suo Paese stia costruendo una barriera con l’Italia per impedire il flusso di immigrati.

Fischer ha sottolineato che si tratta di una operazione di “management di confine”, con l’obiettivo di garantire il transito di persone e merci. “Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”, ha detto comunque il presidente austriatco. Vienna ha messo un tetto di 35mila profughi per il 2016, “un valore indicativo”, secondo il capo dello stato austriaco, per ridurre il numero delle richieste d’asilo (80 mila nel 2015).

Le reazioni in Italia non si sono fatte attendere, Pd e Forza Italia criticano la decisione di Vienna, la Lega condivide la posizione dell’Austria, ma la grande preoccupazione è che in questo modo, chiudendo la rotta balcanica, si intensifichino gli arrivi dal Mediterraneo. Papa Francesco ha chiesto di “rimuovere i muri”, non solo quelli simobili ma di una “triste realtà”. “Il grande ostacolo da rimuovere” per “considerare i nostri simili come fratelli e sorelle” e così “poter superare guerre e conflittualità”, spiega il Pontefice, è quello “eretto dal muro dell’indifferenza: la cronaca dei tempi recenti ci dimostra che se parlo di muro non è solo per usare un linguaggio figurato, ma perché si tratta della triste realtà”.

A nome del governo il sottosegretario con delega all’Ue, Sandro Gozi, reagisce in serata definendo la decisione “un grave errore che viola le regole europee” e chiedendo a Vienna di riconsiderare “questa decisione che contravviene allo spirito e alla lettera degli accordi europei oltre che all’amicizia che lega Italia e Austria”. Di diverso avviso il senatore Gasparri di Forza Italia: “È scandaloso che solo nella giornata di oggi siano state soccorse nel canale di Sicilia oltre mille e ottocento persone e che per l’ennesima volta si sia fatto il gioco dei trafficanti. Ma EuNavFor Med non doveva contrastare e interrompere questo turpe commercio? E invece ancora una volta anche le navi della nostra Marina sono state usate per trasportare clandestini in Italia”.

Secondo Gasparri “fa benissimo l’Austria ad assumere iniziative severe al Brennero per controllare i propri confini. Dovremmo farlo anche noi insieme a tutta l’Europa e adottare una politica di fermezza. Diamo i soldi alla Turchia perché si riprenda i clandestini che arrivano in Grecia e invece riempiamo l’Italia di persone che arrivano illegalmente. Renzi è uno schizofrenico”. Per Matteo Salvini: “Altro che il buonista Mattarella. Fa bene l’Austria che evidentemente ha politici che difendono gli interessi dei loro cittadini”.

“Povero Renzi, ostinato nell’illusione dell’accanimento terapeutico su Schengen, morto e sepolto da mesi”, dice il senatore della Lega Nord, Calderoli. “Il definitivo colpo di piccone che seppellisce Schengen oggi arriva dall’Austria che annuncia l’inizio dei lavori per erigere una barriera al valico del Brennero per controlli capillari, gia’ da maggio, su chi vuole entrare in Austria provenendo dall’Italia. Al di la’ degli enormi disagi che inevitabilmente si verranno a creare, in uno dei passaggi piu’ trafficati d’Europa, questa chiusura austriaco del Brennero ricorda tanto le assi di legno che i ‘monatti’ inchiodavano sulle porte delle case degli appestati, per sigillarli all’interno ed impedire che potessero uscire per strada e diffondere il loro morbo letale”.

“Piu’ o meno e’ quello che sta facendo l’Europa, che tanto invochiamo, con noi, ci stanno chiudendo dentro i nostri confini – la Francia presidiando con i gendarmi la frontiera di Mentone, l’Austria bloccando il Brennero, la Svizzera extracomunitaria filtrando i suoi ingressi – in modo che le centinaia di migliaia di clandestini che stanno arrivando sulle nostre coste restino sul nostro territorio e non possano oltrepassare le Alpi e proseguire il loro viaggio in Europa. Un’Europa dove a parole sono tutti favorevoli all’accoglienza, purche’ avvenga in casa altrui. E cosi’, davanti al rischio di contagio portato dall’Italia, ecco che questa Europa per difendersi ha messo in azione i suoi ‘monatti’ e ci ha chiuso dentro casa nostra”, conclude Calderoli.

Per la Cei si tratta invece di una “ferita per l’Europa”. Le recinzioni al Brennero sono “un’altra grave ferita a Schengen, alla Ue, alla solidarietà europea. È un’altra risposta sbagliata al drammatico problema dei richiedenti asilo e dei rifugiati, una decisione che contraddice il messaggio forte che tra pochi giorni il Papa darà dall’isola di Lesbo”, ha detto monsignor Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei.