Austria: Norbert Hofer punta all’Hofburg e cerca voto cattolico

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Austria: Norbert Hofer punta all’Hofburg e cerca voto cattolico

01 Dicembre 2016

Gentile ma distaccato, Norbert Hofer divide l’opinione pubblica come pochi politici in Austria. 45 anni, outsider della destra nazionalista, nei mesi scorsi era sul punto di entrare alla Hofburg, l’ex palazzo imperiale oggi sede del capo dello Stato. La questione sulle irregolarità nel voto alle presidenziali austriache ora di gli dà una nuova possibilità, nel voto di domenica prossima.

Negli ultimi mesi, Hofer ha abbassato i toni e ha scoperto la sua fede, strizzando l’occhio all’elettorato cattolico. Il suo partito, l’Fpoe, non gli aveva dato molte chance, ma Hofer ha spiazzato tutti al primo turno ed è arrivato a giocarsi la presidenza per un pugno di voti. E’ cresciuto in Stiria, nel sud dell’Austria, in un ambiente borghese. Suo padre era direttore di una piccola azienda elettrica e consigliere comunale del partito popolare. Tecnico aeronautico, ha scoperto la sua passione per la politica e la Fpoe di Joerg Haider.

Una carriera rapidissima, quella di Hofer: a 24 anni responsabile del partito a Eisenstadt, il capoluogo del Burgenland, nell’Austria orientale. Nel 2006 viene eletto in parlamento, di cui è diventato, nel 2013, il terzo presidente. Perfezionista, dal 2003, dopo un grave incidente con il parapendio, Hofer cammina con un bastone che non cerca mai di nascondere.

Nel 2013, come tutti i parlamentari della Fpoe, si è presentato alla seduta costituente nel Nationalrat con un fiordaliso all’occhiello. Il fiorellino fu il segno di riconoscimento dei nazisti clandestini prima della presa del potere di Hitler. Ma Hofer ha sempre respinto indignato quest’accusa. “E’ il fiore dell’Europa e l’abbiamo scelto semplicemente perché è blu, il colore del nostro partito”, ha detto. Sposato in seconde nozze e padre di quattro figli, Hofer potrebbe diventare il presidente più giovane nella storia della repubblica austriaca.