Austria. Processo Fritzl: il padre-mostro ammette tutte le colpe
18 Marzo 2009
di redazione
Josef Fritzl, il padre mostro che ha tenuto prigioniera la figlia Elisabeth per 24 anni, si è oggi dichiarato colpevole di tutte le accuse, compresa quella di aver provocato la morte di uno dei sette bambini avuti dalla giovane donna, oggi 43enne. Lo riferisce la Cnn.
All’apertura del processo, nella città austriaca di St.Poelten, Fritzl aveva ammesso solo una parte delle sue responsabilità. Ieri è stata proiettata in aula a porte chiuse la prima parte del video della testimonianza di Elisabeth. L’ammissione del reato di omicidio colposo dovrebbe aprire la strada a una condanna all’ergastolo.
Il delitto si riferisce alla nascita di uno dei sette figli dell’incesto, partorito dalla figlia Elisabeth in un parto gemellare nel ’96. Uno dei due bambini, nato come tutti gli altri nella cantina-bunker dove la vittima era tenuta prigioniera dal padre, dopo qualche giorno presentò gravi disturbi respiratori. Fritzl si rifiutò di portare in ospedale il neonato, che morì e il padre ne bruciò il corpo in una caldaia. La sentenza del processo, comunciato lunedì, è attesa per domani.