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Una delle peculiarità legate alla primavera araba è stata l’emergere di una politica estera americana alquanto dimessa. L’amministrazione Obama ha insistito nel non assumere la guida di un cambio democratico nella regione; ha rifiutato di agire fino a quando sono entrati in azione non solo i francesi e gli inglesi, ma persino la Lega Araba. (The Washington Post)
Che tipo di ordine internazionale sta cercando Barack Obama? La scorsa settimana ne ha dato una risposta dettagliata nella sua strategia di sicurezza nazionale, nella quale non c’e’ posto per la democrazia, la liberta’ e i diritti umani. (Washington Post)
In un articolo apparso ieri sul Washington Post, Jackson Diehl scrive di aver avuto sentore dell’ansia con cui gli europei guardano alle mosse di Obama sull’Afghanistan. Perplessità che Diehl ha rilevato nei suoi colloqui durante la Conferenza sulle Nuove Relazioni Transatlantiche organizzata a Roma dalla Fondazione Magna Carta.
In conversations with senior European officials visiting Washington, and at a transatlantic conference sponsored by Italy’s Magna Carta Foundation last weekend, I heard an earful of Euro-anxiety about the strategy review Obama is conducting… Tratto da The Washington Post