Badanti, Vito: “Il governo studia percorsi per la regolarizzazione”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Badanti, Vito: “Il governo studia percorsi per la regolarizzazione”

08 Luglio 2009

Il governo sta studiando percorsi per regolarizzare le badanti. Lo ha annunciato alla Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito rispondendo nel question time a due interrogazioni di Pd e Udc sul pacchetto sicurezza e le misure per contrastare l’immigrazione clandestina. “Il governo – ha precisato Vito – parla sempre nella sua collegialità e non vuole assolutamente negare il rilievo sociale ricoperto dalle badanti  che assicurano delicati compiti di sostegno dei soggetti anziani e disabili alle famiglie, che per la loro condizione sono bisognose di particolare cura e assistenza".

Il ministro ha poi spiegato che il reato di immigrazione  clandestina “peraltro non ancora entrato in vigore, consentirà esclusivamente alle forze dell’ordine di dedicarsi con maggiore efficacia all’espulsione di quei soggetti in clandestinità che alimentano sul territorio forme di delinquenza criminale". Obiettivo che, ha assicurato, "non avrà alcun effetto sulle famiglie” e sottolineato che “il governo ha allo studio alcuni percorsi per andare loro incontro nella regolarizzazione delle badanti di qualunque nazionalità, anche italiana, esse siano".

Del resto, ha ricordato il ministro per i Rapporti con il Parlamento “anche la legislazione attualmente vigente in materia di immigrazione prevede che il lavoratore straniero possa essere ammesso nel nostro Paese solo in presenza di un contratto di lavoro, rilasciando il visto di ingresso prima e il permesso di soggiorno dopo. Sono norme in vigore e che hanno dato buona prova”. Non solo, ma il “Patto europeo su immigrazione e asilo dell’ottobre 2008 – ha ricordato – vieta esplicitamente il ricorso a regolarizzazioni indiscriminate e di massa, prevedendo esclusivamente regolarizzazioni caso per caso, per motivi economici o umanitari”.