Baghdad, autobombe fanno 60 morti. E’ guerra tra sunniti e sciiti
27 Maggio 2013
di redazione
In Iraq si continua a morire e biosgnava restarci ancora. Una nuova terribile catena di attentati con autobombe, 12 esplosioni, provocano oltre 60 morti nei quartieri sciiti di Baghdad. Le autobombe esplodono nei mercati di quartieri affollati facendo strage tra le persone comuni, vittime civili di questo ritorno di fiamma della guerra mai dimenticata. E forse non ancora finita. L’attacco è stato coordinato e mostra un rapido deterioramento della sicurezza nel Paese, il riesplodere tensioni settarie ed etniche mai sopite, mentre si soffia sotto il fuoco dell’opposizione al governo attuale (sciita), e si protesta per quello che sta accadendo in Siria, dove altri sunniti e sciiti si combattono. Nel mese di maggio, 450 persone sono state uccise in Iraq. E’ stata la più grande ondata di violenza nel Paese dopo il ritiro americano nel Dicembre 2011. Non ci sono state rivendicazioni, ma l’attentato potrebbe essere opera dell’armata di Al Qaeda in Iraq, i terroristi che sognano uno "Stato Islamico dell’Iraq. In passato, hanno usato spesso autobombe per colpire obiettivi sciiti.