Bagnasco. Bertinotti: fermiamo il clima di degrado
30 Aprile 2007
di redazione
Una “solidarietà” piena e affettuosa quella che esprime nel corso di un’intervista a Repubblica il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, al presidente della Cei, Mons. Angelo Bagnasco, minacciato nei giorni scorsi. La “condanna” deve essere netta e inequivocabile, ha detto Bertinotti.
Serve anche “uno scatto etico e politico”, per fermare “questo clima pericoloso”. Secondo il Presidente delle Camera “va contrastato il degrado di cultura pubblica di cui queste violenze e minacce sono espressione”. Infatti, “proprio la particolare delicatezza dell’attuale rapporto tra la Chiesa cattolica e lo Stato, e proprio l’esigenza di difendere e arricchire l’idea di laicità richiedono a noi tutti di essere particolarmente vigili e attenti nei confronti di atteggiamenti che, oltre ad offendere chi ne è oggetto, determinano o possono determinare un clima generale”. “La laicità dello Stato – continua Bertinotti – è elemento fondativo delle istituzioni. Bisogna avere il massimo rispetto per i fenomeni religiosi, in particolare per la presenza significativa della religione cattolica. Ma proprio per questo bisogna avere l’ambizione di realizzare ogni giorno la laicità dello Stato”. Questa “ambizione” rischia di venire frustrata proprio da episodi come quello appena accaduto a Genova. Ecco perché è necessario alzare il livello di attenzione e di vigilanza.
Risponde a distanza in un’intervista a Corriere don Gianni Baget Bozzo: una vera e propria “ondata anticristiana” sta montando in Europa ed è “un fenomeno da non sottovalutare”. “Sul fronte dell’anticlericalismo e dell’avversione alla Chiesa stiamo assistendo ad una vera e propria deriva di carattere generale, parallela a certe battaglie politiche, come quella dei Dico” si legge nell’intervista. Oggi “la violenza non tocca più solo la politica, ma anche la parte che si può definire simbolica della società. Quindi anche la Chiesa”, conclude Baget Bozzo.